Di Mauro Erro

Cari amici dell’Ais, questa è una lettera di saluti, ringraziamenti, di anticipazioni e di presentazione. Innanzitutto una doverosa comunicazione di servizio riguardo l’ultimo appuntamento di questo progetto, di questo laboratorio enoico su cui, in seguito, avrò alcune cose da dirvi. Visto l’altissimo numero di richieste e prenotazioni, la serata alla scoperta della mineralità dei riesling Tedeschi che si terrà mercoledi 25 Giugno (come anticipato nella brochure che vi è stata inviata dall’Ais Campania, ndr) verrà raddoppiata a distanza di quindici giorni. Vi sarà data, poi, più precisa comunicazione, frattanto posso dirvi che il primo appuntamento vedrà protagonisti sei vini di tre produttori e tre zone diverse (Koheler Ruprecht, Pfalz-Palatinato; Kathauserhof, Mosella; Johannisberg, Rheinghau). Quindi si raddoppia ed è questa la parola chiave che ci accompagnerà anche per l’anno prossimo. Ma permettetemi, prima di darvi qualche anticipazione, un piccolo bilancio ed una serie di ringraziamenti.

Non sono abile in questo tipo di considerazioni e non amo questo tipo di ciance dove spesso si corre il rischio di sbrodolarsi addosso, ma il minimo che possa fare, per dovere e con immenso piacere, è ringraziarvi. Ringraziare tutti coloro, aspiranti sommelier, sommelier diplomati, professionisti, degustatori ufficiali, relatori, tutti coloro insomma che hanno voluto partecipare a queste serate, che hanno voluto insieme a me sedersi intorno un tavolo per bere e discutere, che, forse inconsapevolmente, sono state esse stesse fonte di ispirazione e di idee per questo laboratorio. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno espresso in privato ed in pubblico, non ultimi, Franco Ziliani e Luciano Pignataro, attestati di stima e di apprezzamento per questo (in)sano progetto. Lavorandoci, assorto nella realizzazione delle serate, neanche mi ero accorto di quante belle bottiglie ci sono passate sotto gli occhi, a quante abbiamo tirato il collo gaudiosamente. Solo ultimamente, in una pausa mentre sfogliavo l’ultimo numero di Bibenda, ho notato quante di quelle bottiglie raccontate da prestigiose e seducenti firme, fossero uscite dai buoni salotti romani per sfilare, finalmente, sulla nostra tavola partenopea (permettetemi una personale classifica di gradimento: Barolo riserva Borgogno 1961, Chambertin Grand Cru 2004 Rossignol-Trapet, Sassella Vigna Regina Riserva 1991 Ar.pe.pe. tanto per citarne alcune). Voglio infine ringraziare (vi giuro che sono alla fine), esprimendo il mio attestato di stima, Tommaso Luongo che con entusiasmo ha accettato e sviluppato questo progetto, persona che mi ha colpito innanzitutto per le indiscusse qualità umane, che guida una giovane e dinamica delegazione fatta di persone perbene. In ultimo il mio ringraziamento all’amico Fabio Cimmino, coautore, fonte inesauribile d’ispirazione e di notizie di questo Laboratorio.

Tutto questo ci rende più ambiziosi, l’ambizione di far meglio e di più a Napoli, per Napoli e per

la Campania tutta.
Signori, si raddoppia. Il laboratorio dell’anno prossimo vedrà, oltre la sua sede “istituzionale”, una nuova sede dove si svilupperanno altre interessanti serate, dove i vini “diversi” incontreranno la cucina d’autore. Sto parlando del ristorante Il Papavero di Eboli, Salerno, dove l’eclettico patron Maurizio Somma e la Brigata di Cucina guidata dallo chef Mimmo Vicinanza (in una recente classifica finito tra i primi dieci chef d’Italia under 30) accompagneranno le loro invenzioni culinarie ai vini scelti da Adele Chiagano, consulente per i vini del ristorante e ideatrice di questo “eno-laboratorio-saporito”. E se l’anno scorso abbiamo iniziato con i grandissimi nebbiolo della Valtellina di Ar.pe.pe, non potevamo, anche per scaramanzia, non bissare. Sarà Isabella Pelizzatti Perego ed i suoi vini (tra cui, come potete vedere nelle foto allegate, nel recente sopralluogo che abbiamo fatto con lei – lo so, dura la vita, ma qualcuno dovrà pur fare questo sporco lavoro – un “memorabile”, e direi poco, Valtellina Inferno 1969) quindi, il 23 Settembre, ad inaugurare questo nuovo percorso gustoso. Nel frattempo l’eno-laboratorio si concentrerà sulla Toscana e sul Sangiovese e sarà un inizio tutto al femminile, perché oltre Isabella verranno nella nostra sede “istituzionale” a farci visita Giovanna Morganti di Podere le Boncie per presentarci, in un’altra bellissima verticale, il suo Chianti Classico Le Trame e Susanna Crociani a raccontarci il suo Nobile di Montepuciano. Il trittico “autunnale-sangiovesco” si chiuderà con un’orizzontale della stupenda annata 2001 di Brunello di Montalcino, dove tra gli altri, e lo scrivo con un certo timore reverenziale, si mostrerà a noi il “mitico” Brunello di Montalcino Riserva, Azienda Agricola Case Basse di Gianfranco Soldera. E questo, è solo l’inizio.
Signori, raddoppia l’impegno, la voglia di far bene, ma soprattutto, e grazie a Dio, il divertimento.