Di Guido Fusco

La Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” in collaborazione con l’Istituto di Genetica Vegetale (IGV) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha organizzato un incontro-dibattito con lo scrittore Antonio Pascale autore del Libro “Scienza e sentimento” –Einaudi , su “Agricoltura e Alimenti tra tradizione ed innovazione”.

Antonio Pascale che, oltre a essere una delle voci sicure della narrativa italiana contemporanea, è anche agronomo. E da scienziato si misura con gli interrogativi e i timori della scienza che la grande discussione bioetica di questi ultimi anni ha portato tra di noi. Lo fa attraverso una riflessione originale e pragmatica, che parte dal dato quotidiano, per poi spingersi, con ironia e piedi in terra, attraverso le ossessioni: <<(…) e’ tradizione comune, per esempio, raccontare di contadini integrati nell’ambiente in cui vivevano, impegnati non a sfruttare né manipolare la natura ma a prendere da lei solo quello che occorreva davvero.>>, i timori: <<(…) in agricoltura, ogni innovazione tecnologica – ogm, lotta biologica integrata, uso dei nuovi prodotti chimici di sintesi a bassa tossicità ecc – è vista come sinonimo di corruzione. Di contro, per combattere gli abusi del sistema moderno, corrotto e diabolico, ci si basa solo sulla agricoltura biologica. Limitandosi, però, a pronunciare la parola magica, appunto, biologico e insistendo sempre sul medesimo punto: la totale assenza di interventi chimici.>>, i luoghi comuni legati al mondo della scienza così come viene comunemente percepito <<(…) quel sapere nostalgico del tipo i sapori non sono più quelli di una volta, nel quale siamo portati a essere tolleranti e a sorridere quando un’affermazione come la suddetta viene fatta dai nostri nonni, ma è molto difficile capire come può un ventenne ricordare e apprezzare il vecchio sapore del pomodoro di una volta.>>.

Prendendo spunto dalle riflessioni di Pascale, nell’incontro in programma si discuterà del rapporto tra tradizione ed innovazione in agricoltura, e della possibilità di trovare un punto d’incontro soddisfacente. Un’integrazione critica delle conoscenze tradizionali con quelle derivate dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica potrebbe, infatti, contribuire a migliorare non solo le produzioni agro-alimentari, ma anche la percezione e la fiducia dell’opinione pubblica verso la scienza e la tecnologia.

L’incontro si terrà il 2 aprile ore 15,00 presso la Sala Cinese della Facoltà di Agraria, di Portici – comune che, sedicentemente ed in barba alla scuola superiore di agricoltura (1871), si è auto dichiarato OGM-free  (vedi foto) –


Introduce:
Vincenzo Cuomo, Sindaco di Portici
Coordina:
Paolo Masi, professore di Ingegneria Alimentare, Facoltà di Agraria, Università di Napoli Federico II, Preside della Facoltà di Agraria
Intervengono:
Pietro Caggiano, imprenditore agricolo
Teodoro Cardi, ricercatore di Genetica e Biotecnologie Vegetali, CNR-IGV, Istituto di Genetica Vegetale, Portici
Matteo Lorito, professore di Patologia Vegetale e Biotecnologie Fitopatologiche, Facoltà di Agraria, Università di Napoli Federico II
Luigi Monti, professore di Genetica Agraria e Miglioramento Genetico, Facoltà di Agraria, Università di Napoli Federico II, Presidente della Fondazione PlantG&M
Antonio Pascale, scrittore
Bruno Provitera, assessore del Comune di Portici alla Fondazione “Portici- Campus”

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