Di Monica Piscitelli

Un incontro tecnico che ha visto la partecipazione di sommelier e addetti al settore al mattino e una cena dedicata all’abbinamento del vino introdotta da una breve presentazione del vitigno. Cosi’ il Riesling Day che, lo scorso 21 settembre, tra l’Enoteca Ciao Vino di Varcaturo e il Ristorante Sud di Quarto ha acceso i riflettori sul grande vitigno tedesco.A guidare gli appassionati, insieme a Tommaso Luongo, delegato dell’Ais Napoli, e Fabrizio Erbaggio, è stato Dick Ten Voorde, non solo responsabile di Vino&Design, azienda leader nell’importazione e distribuzione di questi vini, ma anche un loro appassionato e profondo conoscitore. Ten Voorde, a Sud, mentre in sala arrivava la deliziosa Zuppetta di telline, ricotta e peperoncini verdi che la chef Marianna Vitale ha abbinato allo spumante Metodo Classico che ha aperto le danze, ha spiegato ai presenti come il Riesling sia un vino molto particolare, caratterizzato da acidità viperina ma anche da un sorprendente residuo zuccherino. Due aspetti che trovano, nelle piu’ grandi etichette, un perfetto bilanciamento anche a distanza di 15 o 20 anni, esprimendosi, in questo arco di tempo, in modo sempre nuovo e entusiasmante. Dopo una carrellata sui territori di produzione, sul contributo determinante che l’ardesia dà alle espressioni piu’ autentiche della Mosella, dove i vitigni sono abbarbicati alle sponde del fiume, Ten Voorde è passato a spiegare la sua esperienza in giro per aziende e a spiegare nel dettaglio i modi di classificazione, i termini e le curiosità. “Parla estremamente chiaro – ha detto –una etichetta di Riesling”. Superate le difficoltà linguistiche, si può notare i produttori tedeschi scrivono davvero tutto in etichetta e alcuni, per dare un’indicazione ancora piu’ chiara, con le stelle arrivano perfino a differenziare la qualità delle proprie etichette. Etichette che arrivano a essere anche 150.La serata si è conclusa con la cena che ha offerto la rara occasione di assistere al matrimonio tra piatti di ispirazione decisamente napoletana, ma del tutto reinterpretati, del nuovissimo e promettente locale di Quarto con il grande “vino del freddo”. In degustazione: 2004 Von Schubert Gruenhaus Rieling Sekt Mosel Saar Ruwer (M. Classico); 2003 Rebholz Kastanienbush Riesling Groesses Gewaechs Palz (Secco); 2000 Von Schubert Gba Mosel Saar Ruwer (con residuo zuccherino naturale); Pruem Graacher Himmelreich Riesling Kabinett Mosel Saar Ruwer (con residuo zuccherino naturale) e infine, 2007 Dr. Loosen Blauschiefer Eiwein Mosel (Eiswein).

Foto di Monica Piscitelli Campania che vai