tastevin.jpgRiceviamo e pubblichiamo da Pierluigi Castiglione, l’emozionato ed emozionante racconto del “primo giorno di scuola”…la prima lezione del 43° corso per sommelier organizzato dagli amici e colleghi dell’Ais Roma con grande professionalità e competenza. Passione e voglia di apprendere sono gli ingredienti fondamentali per diventare sommelier, un patrimonio emotivo che bisogna poi imparare nel tempo a custodire gelosamente se si ama sul serio l’affascinante mondo del vino…(T.L.)


Sembrava lontana questa data, e invece come al solito in un batter di ciglia sono volati due mesi. Eccoci pronti per la Prima! Si, la prima lezione del 43° corso per Sommelier – AIS Roma! Come si svolgerà? So che saremo tanti, come anticipato da Bruno, ma a dire il vero come si svolgerà una lezione non riesco ad immaginarlo e non ho fatto molte domande, proprio per… per provare un po’ quella sensazione di “primo giorno di scuola”.Proprio così. Torno a casa, mi cambio, lasciamo i bimbi alla nostra amica Giada e assieme a Patrizia raggiungo l’Hotel Rome Cavalieri Hilton. Uno spettacolo! Luci soffuse, musica e sommelier in ogni angolo dell’ingresso ad accoglierci e farci sentire a nostro agio.Mancano ancora quaranta minuti dall’inizio e riusciamo ad accomodarci solo in sesta fila. Però, non male, guardando indietro capisco che abbiamo fatto bene a giocare d’anticipo.Si respira un’aria leggera, ma si capisce subito che si fa sul serio.Sono di nuovo al banco, per imparare. A destra mia moglie a sinistra un’altra coppia. L’ambiente mi piace, ci sono persone di tutte le età, un bel mix.Inizio a sfogliare il mio nuovo e primo quaderno. Il Professor Russo, enologo, nell’attesa inizia a spiegare e sezionare con termini tecnici l’uva, ma ecco che allo scoccare delle ore 20.00 fa ingresso il Presidente, Franco Ricci. Ama il suo lavoro, è subito evidente. A braccio ci racconta il corso ed il Sommelier, facendoci vivere le varie fasi, le caratteristiche, significati, emozioni… riesce ad appassionarmi più di quanto non lo fossi! Caspita!Chicca, siamo capitati bene! sussurro a Patrizia.Alla sua destra Daniela Scrobogna, delegato AIS Roma, a sinistra Luciano Mallozzi.Iniziano le danze! Non potevamo brindare meglio, un Franciacorta, prodotto da? BELLAVISTA! Il mio mito, il Professore.Entrano in sala almeno quindici sommelier, che eleganza, che charme. Ed eccoci al brindisi. Pronti via! Daniela inizia subito una descrizione minuziosa, tecniche, profumi, colori… i sapori… si, ho detto bene i sapori. Quando ci dice di bagnare con lo spumante tutta la bocca ho capito che da oggi si cambia, è tutta un’altra cosa! Dolce, salato, acido, amaro, chi ne aveva idea.Ritornano i sommelier, questa volta con delle rose profumatissime. Una a testa, non è un dono ma uno strumento di lavoro.Continuiamo a sentire i profumi, assaggiare poche gocce che sulla lingua, con le indicazioni di Daniela, sembrano ampi sorsi. Bellissimo.È il momento di Luciano, ci spiega l’apertura della bottiglia! Di vino e di spumante. Un mito, bravissimo ed allo stesso tempo simpaticissimo. Anche lui riesce ad attirare su di se l’attenzione di tutta la platea, credo siamo più di centoventi. Finalmente capisco le differenze sostanziali tra i bicchieri. Dunque, due ore e mezzo molto intense, impegnative. C’è molto da imparare e studiare, termini, tecniche di enologia oltre a fare molta esperienza sul campo. Mi piace, non vedo l’ora di tornare in sala e ricominciare ad assaggiare per arrivare poi a degustare, sempre meglio, più spesso e magari capire il Vino come ha detto Ricci, che non è altro che un nettare, un nettare magnifico, il nettare degli Dei!