Di Giancarlo Marena

Dopo la mia esperienza al“Quattro passi”di Massalubrense e la soddisfazione di aver vinto il concorso “Primo sommelier della Campania 2010”,ho ritenuto opportuno colmare una mia grave mancanza! E ho deciso di lavorare come sommelier in una delle capitali economiche europee …Londra! Ho sempre ritenuto importante fare esperienze lavorative  al di fuori del nostro bel paese,in quanto, servono ad ampliare il nostro bagaglio culturale ed a conoscere altre realtà diverse dalla nostra. Così da novembre mi ritrovo a lavorare come sommelier in uno dei ristoranti stellati che meglio interpretano il food  made in Italy a Londra …”Locanda Locatelli”del famoso chef Giorgio Locatelli. Il ristorante è situato in pieno centro proprio sotto il rinomato Churchill Hotel  ed è arredato con stile  sobrio ed elegante ,un’intimità data dall’ottimo gioco di luci soffuse che creano un’ ambiente quasi incantato con tavoli ben disposti e ben adornati nella loro semplicità ed infine la teca dei vini (che funge da cantina del giorno)al centro della sala che fa la sua grande figura .

Siamo in cinque ad occuparci del servizio dei vini,naturalmente facciamo dei turni perché il ristorante non ha un giorno di chiusura visto la forte richiesta e l’impressionante numero di prenotazioni(delle volte bisogna prenotare con circa tre settimane di anticipo per trovare posto). A capo del servizio c’è l’Head Sommelier Loris Propedo,grande conoscitore non solo di vini,ma anche di distillati ,olio d’oliva,bar…di tutto di più!Poi abbiamo il Sommelier Director Virgilio Gennaro (nome non nuovo essendo arrivato terzo al concorso “Miglior Sommelier d’Europa 2009” dietro Luca Gardini), che assieme all’heat sommelier compongono la carta dei vini inserendo e togliendo questi a secondo del mercato del momento. Quindi come sommelier abbiamo Giovanni Ferlito (che è anche un barman tra l’altro anche lui vincitore di alcune gare di flair con l’Aibes),Alessio Leonelli ed infine io.

Per quanto riguarda la carta dei vini, questa vanta circa settecento etichette tutte italiane (a parte lo Champagne) che rappresentano tutte le nostre regioni, per la giusta scelta di abbinare alla nostra cucina i vini tipici. Uniche eccezioni i vini da vitigni e produttori italiani nel mondo. E’ presente anche una grande scelta di” vini By The Glass” visto la forte richiesta soprattutto al Lunch,quando i nostri ospiti devono tornare a lavorare.

Il servizio inizia con un briefing tenuto dal General  Manager Roberto Veneruzzo e dallo Chef che ci informano su dei cambiamenti dei piatti o sulle note di servizio: si decide il vino da abbinare allo special  plate o piuttosto alla  Tarte of the day e si informano  tutti delle variazioni della carta dei vini.

A questo punto comincia il servizio che si svolge in modo molto curato e attento alle esigenze dei clienti…

Per quanto mi riguarda non ho trovato molte differenze di servizio tra l’Italia e l’Inghilterra, a parte qualche piccolo dettaglio, certo l’atteggiamento con i clienti è diverso, qui sono molto esigenti e se qualcosa dovesse andare storto non perdono tempo a inviarti un complain, ma allo stesso tempo sono tutti molto gentili e non smettono mai di ringraziarti ogni volta che versi loro il vino. Il livello di conoscenza del  vino italiano è molto vario, ci sono clienti che conoscono molto bene ogni singola regione  e ti chiedono  un’annata piuttosto che un’altra o addirittura ti chiedono la resa di uve  per ettaro di determinati vini, altri che conoscono solo i più blasonati, per altri  basta che siano toscani o piemontesi, altri ti fanno i paragoni tipo ”potrei avere un vino come lo Chablis”, oppure “mi piace il Pinot nero Burgundy vorrei un vino simile” ed infine  una volta  mi hanno chiesto ”un Emilia Romagna”, potete immaginare l’imbarazzo che ho avuto cercando di far capire che quello era solo l’indice della carta dei vini e non un vino! Nel complesso però devo dire che il nostro vino è abbastanza conosciuto qui a Londra, certo alcune regioni più di altre, questo perchè  sono arrivati primi in questo mercato, ma personalmente da buon campano quale sono sto proponendo molto i vini della mia regione, avendo anche un buon riscontro.