Di Gerardo Vernazzaro*

Con la potatura secca, o invernale, il viticoltore mantiene la forma di allevamento impostata e controlla quantità e qualità del prodotto agendo sul carico di gemme lasciato su ciascuna pianta.

Le tecniche di potatura differiscono in base alla forme di allevamento, che si possono raggruppare in due categorie: a cordone permanente o a tralcio rinnovato.

La potatura secca è una pratica di fondamentale importanza per la corretta gestione del vigneto, poiché consente di conseguire l’equilibrio tra l’attività vegetativa e l’attività produttiva della pianta, con ripercussioni dirette sia sulla resa che sulla qualità dell’uva; la potatura invernale persegue inoltre lo scopo di assicurare la longevità produttiva della pianta e di controllarne lo sviluppo nello spazio assegnatole, mantenendo la forma di allevamento impostata.

Prima di iniziare la potatura è necessario sapere che la vite produce prevalentemente sui tralci dell’anno che si sviluppano dalle gemme presenti sul legno dell’anno precedente; in secondo luogo la vite produce anche sui succhioni (tralci dell’anno originatisi su legno di più di due anni), nonché sulle femminelle (germogli sorti da gemme «pronte », vale a dire gemme che si sviluppano nello stesso anno della loro formazione) inserite sui tralci dell’anno.

Il carico di gemme lasciato per ciascuna pianta condiziona il numero di grappoli ottenibili; deve essere scelto considerando la fertilità del suolo e la vigoria espressa dalla combinazione vitigno/portinnesto, in modo da raggiungere un equilibrio ottimale tra foglie e grappoli, fondamentale per l’ottenimento di uva di qualità.

Finalmente le previsioni meteo ci hanno concesso un po’ di tregua e prevediamo di far partire il nostro ciclo di incontri sabato 18 Febbraio. Abbiamo ricevuto tantissime adesioni ma non riusciamo purtroppo a soddisfarle tutte come ci sarebbe piaciuto per ovvi problemi di natura logistica. Tutti coloro che si sono prenotati in tempo riceveranno via mail le indicazioni relative a luogo e orario del primo incontro. A tutti gli altri che si sono stati inseriti nella lista d’attesa e che rimarranno, nostro malgrado, fuori verrà riconosciuto un titolo preferenziale per il prossimo ciclo di incontri. (T.L.)

*Enologo Cantine Astroni

Foto: Espansioneonline.it