Di Anna Ruggiero

Sono state premiate le eccellenze dell’olio campano biologico, nell’ambito di Extrabio, concorso riservato esclusivamente agli oli extravergini e “biologici” campani.

Il Concorso giunto alla settima edizione è nato per dare un riconoscimento speciale ai produttori di olio biologico campano. L’attività di ricerca e selezione dei produttori di olio è svolta dal Laboratorio chimico merceologico, azienda speciale della Camera di Commercio di Napoli, in collaborazione con Regione Campania, Coldiretti Campania e Analisti sensoriali associati. Nel corso degli anni la promozione dei produttori di olio biologico ha aiutato il consumatore a conoscere meglio un prodotto fondamentale per una dieta equilibrata e ad aumentare il consumo dei prodotti Dop, tradizionali e biologici.

L’intensa promozione delle produzioni biologiche consente al consumatore di imparare a riconoscere le diverse produzione e di ricercarle, creando, in ambito enogastronomico, abbinamenti e accostamenti nuovi. L’incremento della aziende biologiche incide poi positivamente anche sull’ambiente, favorendo la tutela delle aree di produzione e sviluppando modelli di produzione sostenibili.

Come ogni edizione è stato realizzato un catalogo della manifestazione nel quale sono presenti 36 oli provenienti dalla diverse province, di alta qualità e con profumazioni e strutture diverse. Trentanove le aziende che hanno partecipato di cui trentasei hanno superato la selezione e sono state incluse nel catalogo, di cui 12 della provincia di Salerno, 9 della provincia di Avellino, 7 dalla provincia di Benevento, 6 di Caserta e infine 2 napoletane.

Nelle ultime edizioni è stata introdotto anche un riconoscimento per i frantoi valorizzando gli operatori della filiera della qualità. Nel concorso sono anche premiate le etichette con il premio Biolabel.

Crescono così anche le aziende innovative che nel contempo rispettano gli equilibri naturali. Molte le occasioni di incontro anche all’interno di percorsi turistici ed enogastronomici delle singole aziende che sovente associano altre produzioni. Ad esempio l’azienda Agricola Nicola Tancredi realizza un olio unicamente dalla spremitura delle polpa delle olive, avendo adottato un moderno frantoio dotato di un sistema di estrazione del nocciolo dalla polpa. Il risultato finale è un olio con un retrogusto meno amaro e più gustoso. L’idea di separare la polpa dal nocciolo è di Domenico Tancredi, che nel corso della sua tesi di laurea in ingegneria chimica ha cercato una soluzione che consentisse di valorizzare la produzione familiare. I buoni risultati iniziali lo hanno poi confortato nello scegliere di far crescere questa produzione che oggi il mercato premia con attenzione costante. Anche nel suo caso affiancano la produzione di olio altre produzioni, quali ceci e fagioli biologici. La ristorazione è ancora poco presente nella sua clientela, ma al suo attivo ha lo Chef Gennaro Esposito della Torre del Saracino.