images-18ViniSud chiama Italia:
la fiera di Montpellier ha in serbo grandi novità per i produttori italiani. La scadenza per le iscrizioni a fine mese

L’ente organizzatore richiama l’attenzione degli espositori sugli importanti incontri commerciali previsti in fiera: la sua expertise risale al 1984 anno in cui, primo in Europa, ha iniziato a organizzare incontri B2B nel mondo, dedicati al settore vitivinicolo. L’ampia rete di contatti diretti con il mondo della distribuzione rende questa fiera un’occasione unica per le aziende.

Manca solo un mese all’apertura di ViniSud, la fiera biennale professionale focalizzata sui vini del Mediterraneo, e la direzione assicura che sta preparando grandi novità per la dodicesima edizione che avrà luogo, come sempre al Parc des Expositions de Montpellier, dal 15 al 17 Febbraio 2016.

Innanzitutto, da quest’anno, l’appuntamento diventerà annuale. Inoltre, la fiera amplia i suoi orizzonti puntando ancora di più sui produttori spagnoli e italiani, proprio in virtù del fatto che vuole posizionarsi come salone transnazionale, dedicato ai vini mediterranei e non ai vini del solo paese ospitante – ne è dimostrazione il fatto che gli espositori francesi provengono solo dal Sud del paese e che i visitatori si dicono interessati non esclusivamente ai vini francesi, per l’appunto.

Posizione privilegiata per l’Italia, quest’anno: il padiglione B3, collocato al centro della fiera, ospiterà nuove aree dedicate ad attrarre buyers e ad aumentare il flusso di visitatori. Inoltre, una sezione sarà specificamente dedicata ai vini bio e una alle bollicine, per rispondere all’attenzione crescente del mercato mondiale nei confronti di queste categorie di prodotti.

Ma il vero punto di forza della fiera risiede nella capacità di attrarre visitatori qualificati, buyer, importatori e distributori, rendendola un’occasione commerciale immancabile per le aziende. L’expertise dell’ente organizzatore, infatti, risale al 1984, anno in cui, primo in Europa, ha iniziato a organizzare incontri B2B nel mondo, dedicati al settore vitivinicolo. L’ampia rete di contatti diretti con i distributori, gli importatori e i buyer, rende questa fiera un’occasione unica per i produttori. A conferma, alle aziende iscritte viene consegnato un database di 50 contatti altamente profilato in base a un accurato matching, iniziativa pressoché unica da parte di una fiera. In più, il fuori fiera per gli italiani quest’anno si arricchisce con una proposta di valore: una serata di gala che raccoglierà l’intera delegazione di buyer invitati dalla fiera, circa 300 persone. Un momento importante che le aziende italiane potranno sfruttare a loro favore.

Per quanto riguarda i buyer, quest’anno l’organizzazione sta puntando soprattutto su una folta presenza americana, ma saranno invitati anche altri paesi individuati come target, e cioè, oltre la Francia, Germania, Russia, Regno-Unito, USA, Asia, Benelux, Finlandia, Svizzera, Ungheria, Norvegia, Svezia, Italia, Danimarca, Spagna.

Sono inoltre attesi più di 33.000 visitatori professionali, selezionati attraverso una pre-iscrizione e una partecipazione rigorosamente a pagamento. In crescita i visitatori esteri, che erano già 10.000 nelle precedente edizione 2014, per 1650 espositori iscritti. La presenza italiana è in costante aumento (2008: 40 aziende, 2010: 50 aziende, 2012: 85 aziende, 2014 105 aziende), a testimonianza del fatto che la fiera sta crescendo e risulta sempre più interessante per i produttori nostrani. Quest’anno l’organizzazione si aspetta tra i 120 e i 140 espositori italiani – ma per tirare le somme si aspetta la data di chiusura delle iscrizioni – il 25 Gennaio 2016.

Per i produttori italiani si tratta di un’ottima opportunità – dice Francois Lancellotti, responsabile del mercato italiano – se si è alla ricerca di nuovi contatti importanti, sia francesi che esteri, perché, se da un lato è vero che la presenza italiana è in costante aumento nelle ultime edizioni, è anche vero che si tratta ancora di piccoli numeri e quindi la concorrenza per ogni azienda è limitata: una concorrenza che non è neanche lontanamente paragonabile alle grandi fiere di settore”.

Intanto l’export italiano cresce e anche la Francia diventa per noi un mercato appetibile, come dimostrano gli ultimi dati che danno le vendite dei vini italiani in Francia in costante crescita negli ultimi dieci anni, trainati dal boom esplosivo delle bollicine e soprattutto del prosecco. Ragione in più per considerare la fiera un appuntamento immancabile.

Ufficio Stampa Italia
Alessia Panzeca
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