thumbnail-10ACCOGLIENZA E CUCINA ISCHITANA AL PUNTA MOLINO PER I MINISTRI DEL G7

Le eccellenze del territorio dell’isola verde e la loro valorizzazione: sono questi i principi di fondo del percorso enogastronomico che caratterizzerà il vertice del G7 a Ischia del 19 e 20 ottobre. Ai Ministri dell’Interno riuniti al Grand Hotel Punta Molino, sarà servito un menù di mare durante la cena di gala del 19 che avrà luogo nel Salone rotondo dell’albergo. Il 20 invece, per il lunch buffet sarà servito un menù di terra nel ristorante O’ Rangio Fellone, lo storico locale ideato e realizzato dall’architetto Sandro Petti e animato da Ugo Calise negli anni ’50 e ‘60. Si pranzerà sulla mitica rotonda sul mare cantata da Fred Bongusto.
C’è tanta storia negli speciali piatti ideati per il summit da Chef Alfonso Arcamone, che punta innanzitutto a raccontare la tradizione della cucina campana e ischitana, come il maialino nero a rappresentare l’importante e forte impronta agricola della regione e i mezzi paccheri di Gragnano al sugo di pint’ ‘rre (dal napoletano: dipinto da re, per la bellezza dei colori). La donzella, tipico pesce da scogliera, viene pescato nei pressi della Baia di Punta Molino, proprio davanti al Castello Aragonese. L’isola e il suo mare dunque serviranno diversi piatti a base di pesce fresco: una bella sfida per soddisfare gusti e palati d’alto rango con l’ottimo pescato dell’isola verde. Sapori e ricordi della tradizione in forma contemporanea.
A fare la differenza – spiega lo Chef – le materie prime impiegate, dal vino alle spezie e i prodotti a Km zero, con un’attenzione particolare rivolta al modo in cui il maialino è stato allevato e il pesce pescato proprio nel nostro mare“.
Un percorso enogastronomico che abbraccia tutti i prodotti che riassumono la ricchezza dell’isola e della regione. Non mancheranno infatti i simboli del territorio campano come la mozzarella di bufala dop, che sarà servita in ben tre consistenze e un legume molto particolare e di antichissima tradizione come la cicerchia, le nocciole di Giffoni, i taralli napoletani, gli asparagi selvatici dell’isola e il liquore Rucolino. Gli ospiti non potranno resistere ai dessert: babà e sfogliatella.
L’ebbrezza della cucina ischitana sarà accompagnata dai vini dei vignaioli dell’isola: il vino rosso è il Per’ E Palumbo cantine Tommasone, per il bianco la scelta è caduta su Villa Campagnano Cantine Antonio Mazzella e Pithecusa Bianco Cantine Tommasone.