cambio-versookCAMBIO VERSO, per parlare di Cibo e Vino in modo di-verso

TAVERNA LA RIGGIOLA

8 novembre, 22 novembre e 7 dicembre

Si consiglia la prenotazione Costo: 35,00 a persona

Orario: 20,30 Taverna La Riggiola – Vico Satriano, 12 – Tel. 081 7647030

La Taverna la Riggiola presenta Cambio verso: tre serate, tre cantine della Campania e altrettanti percorsi gastronomici studiati dallo chef Francesco Pucci per indagare a tavola abbinamenti diversi tra cibo e vino e sperimentare esperienze differenti di degustazione. Un progetto ideato e curato da Tommaso Luongo, sommelier e delegato Ais Napoli, in collaborazione con Wine&Thecity. Si comincia mercoledì 8 novembre con i vini del Vesuvio: nei calici i vini di Casa Setaro, dal Caprettone al Lacryma Christi; nel piatto sapori di orto e di mare per raccontare la terra generosa del vulcano. Mercoledì 22 novembre il focus si sposta in provincia di Caserta, nelle terre del Massico, con l’azienda vinicola Villa Matilde, alfieri del Falerno nel mondo: quattro vini in degustazione per raccontare la grande versatilità di questa azienda, dallo spumante al passito. Cambio Verso si conclude giovedì 7 dicembre con Terredora e la grande Irpinia delle Docg: nei calici il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il Taurasi dei fratelli Mastroberardino, viticoltori da generazioni. “Cambio Verso è un progetto pensato per approfondire i nuovi orizzonti dell’abbinamento Cibo-Vino: alla ricerca di assonanze e dissonanze per esaltare le caratteristiche organolettiche dei piatti in funzione della valorizzazione dei singoli vini”, spiega Tommaso Luongo. “L’abbinamento Cibo-Vino è una disciplina che ha affascinato appassionati e studiosi, da quando nella Grecia di 2500 anni fa il simposiarca accompagnava i commensali nella scelta dell’armonia tra libagioni e cibo. Molto tempo è passato e numerose sono le recenti acquisizioni scientifiche in questo ambito, da qui l’idea di ragionare a tavola su questo tema”.

Taverna La Riggiola, in vico Satriano a Napoli, nasce negli spazi che furono le scuderie del settecentesco Palazzo San Teodoro. Cucina a vista e una sala con una decina di tavoli. Dell’architettura originaria resta la bella volta a crociera; luci di design illuminano i tavoli. La mise en place è essenziale ed elegante al tempo stesso. In cucina lo chef Francesco Pucci lavora con materie prime di stagione, tra orto e mare, recuperando ricette della tradizione e sperimentando nuovi abbinamenti.