Un Karma per il Conciato

conciato romanoI Maestri Assaggiatori Onaf della Delegazione di Napoli ci guideranno alla scoperta del mondo del Conciato attraverso la degustazione dei prodotti di due peculiari realtà dell’Alto Casertano.

Venerdì 15 Marzo ore 20.00

presso l’Enopanetteria di Stefano Pagliuca

Costo dell’ evento 25.00 €

per i soci Ais e Onaf ci sarà uno sconto del 10%

Corso Europa n.125 Melito di Napoli

Info e prenotazioni: 081.7117410

Ospiti della serata: Carmine Bonacci dell’ Azienda Agricola Bonacci di Giano Vetusto (CE), Manuel Lombardi de Le Campestre di Castel di Sasso (CE) Inoltre gli stessi produttori saranno presenti per raccontare i loro formaggi, seguirà una prova pratica di caseificazione e come di consueto Stefano Pagliuca delizierà i partecipanti con le sue pizze. Gli abbinamenti con le birre di Karma saranno curati dall’ Ais Napoli.

Il Conciato Romano è un formaggio di grande personalità, dalle peculiari caratteristiche organolettiche e dalla elevata persistenza che non si presta a facili abbinamenti: è un formaggio che potremmo definire estremo. Più che un semplice formaggio il conciato è un’esperienza tanto gastronomica quanto antropologica, che si pone come continuità tra tradizione e modernità. Il conciato di Manuel Lombardi è Presidio Slow Food da diversi anni e dal 2009 è nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali campani. Nel suo caso si tratta di un formaggio realizzato con latte crudo di pecore (meticce del proprio allevamento, più un 20% di latte vaccino), che vivono e pascolano allo stato brado, e con caglio naturale di capretto. Inoltre viene prodotto seguendo una particolare modalità di affinamento, viene infatti conciato sotto una base di olio ex vergine di varietà caiazzana, vino casavecchia, peperoncino e timo selvatico (piperna) tutti di provenienza locale . Mentre Carmine Bonacci propone un conciato romano prodotto esclusivamente con latte crudo di capra nei mesi di agosto e settembre e nel restante periodo dell’anno anche con una percentuale non superiore al 25% di latte ovino. Il suo conciato viene riproposto nella sua versione più antica, invecchiato e maturato, che acquisisce un particolare sapore con l’intervento dei fattori esterni legati agli ambienti di affinamento e al tipo di conciatura ( aceto di vino bianco locale e olio extra vergine d’oliva varietà Corniola), elementi caratterizzanti che conferiscono a questo formaggio livelli di complessità al palato senza eguali. Entrambe le aziende afferiscono al Presidio del Conciato Romano.