dsc_9291Di Roberta Porciello

Una strada ripida che porta verso il Vesuvio, una piccola oasi di pace, un microcosmo in cui ritroviamo valori culturali e antiche usanze per un connubio di benessere e gusto. Varchiamo la soglia di Masseria Guida: un appezzamento di terra con una grande casa colonica al centro; saliamo verso l’ingresso tra orti e vigneti, alberi da frutta e alcune chicche vesuviane come la pellecchiella, una squisita varietà di albicocca. Grazie a Laura Gambacorta e a Fabio Oppo siamo qui per la prima edizione di “Territori da gustare”, ansiosi di scoprire le aziende e i produttori riuniti alla Masseria Guida. Un giro in questo bellissimo casale ottocentesco è d’obbligo. Troviamo due ristoranti con due differenti proposte: una più gourmet e ricercata firmata da Basilio Avitabile; e una più tradizionale con La Casa del Massaro dello chef Angelo Falanga. Una rampa di scale dall’ingresso principale ci porta in un piccolo angolo di gusto: undsc_9399 banco salumeria con un elegante  pavimento in vetro che cela  un’affascinante cantina a cui si accede con una scala a chiocciola. Circa 2000 bottiglie sotto i nostri piedi per un giro del mondo enologico, con un forte legame con la territorialità ma un’occhio di riguardo anche per i grandi rossi toscani e ai fascinosi vini francesi, selezionati dal sommelier Daniele Briola. Per questa occasione al bancone “salumeria” è di scena  Emiliano García con il maestro cortador Juan José Herrero, che ha tagliato, rigorosamente a coltello, prima un Jamón Ibérico Bellota Reserva Especial con 62 mesi di stagionatura, e poi una lonza Lomo e una salsiccia con origano, paprika e aglio, il Chorizo. In abbinamento un Champagne Carte Blanche Brut Jean Michel, una cuvèe di tre annate diverse e una composizione di 50% di Pinot Meunier e per il 40% di Chardonnay, 10% Pinot Noir. La tipica piacevolezza dello Chardonnay con un naso fresco e profumato associato a un palato cremoso con nuance di frutta matura e marzapane, con un morbido e intenso finale. Non potevamo iniziare meglio! Le bollicine della maison Jean Michel ci accompagneranno per l’intero pasto, per un gioco emozionale di dsc_9351assonanze e abbinamenti. Ci attende uno ChampagneMOB alla cieca by Ais Napoli. Occhi bendati, fantasia e immaginazione…sulle parole di un affascinate oratore, il delegato Ais Napoli Tommaso Luongo, ci incamminiamo in un viaggio di gusto in compagnia dei tre moschettieri dello champagne Pinot Noir, Chardonnay e Meunier. Una benda porpora e tre calici, un 100% Pinot noir, un 100% Chardonnay e un blend 1/3 Meunier, 1/3 Pinot Noir e 1/3 Chardonnay. Uno per volta, dal naso alla bocca, estraniandosi dal contesto e “ascoltando” il calice per un rapporto viscerale tra l’uomo ed il vino…alla scoperta della sua vera essenza. Si parte con il primo calice, un generoso palato con sentori di mandorle fresche e agrumi…sicuro è 100% Chardonnay ed è infatti un Jean Michel, Champagne Blanc de Chardonnay Millesimato Brut. dsc_9364Sempre bendati ci portano al naso un secondo calice e sono i sentori di pesca con un tocco di speziatura, accompagnati al palato da tanta freschezza e generosità e un finale complesso che ci conduce al Meunier ed è proprio lo Champagne Blanc de Meunier millesimè Jean Michel. Più articolato decifrare e leggere l’ultimo calice per un blend, con uguale percentuale tra i 3 vitigni ma dominano gli intenso profumi di frutti rossi della “premiata ditta” Pinot Noir e Meunier con lo Champagne Cuvée Spéciale Rosé millesimè Jean Michel; tre vini che hanno accompagnato il pranzo dello chef resident Basilio Avitabile per una interpretazione moderna della tradizione culinaria basata su prodotti territoriali a km 0. La giornata prosegue con una carrellata di prodotti tipici, con tanti banchi d’assaggio per valorizzare il buono e promuovere vere eccellenze gastronomiche.

Grazie a Laura e Fabio e alla prima edizione di “Territori da gustare”.

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