Puccini
Spuma di baccala, concasse di pomodoro e olive nere
Crema di topinambur e bianchetti fritti
Doppia Magnum San Fermo Bellenda
Panino con ostrica in tempura, yogurt profumato al lime
Champagne Selosse Rosé
Astice marinato al basilico e pepe rosa
Gambero al profumo di arabica e bisque
Mousse di calamaro, toille di parmigiano e confettura di cipolle di Tropea
Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva 2003 Villa Bucci
Zuppetta di sedano, radicchio fritto, olio extravergine d’oliva
Capuccino di patate e funghi
Sorbetto di grappa con spiedino di lumaca
Clos de la Coulée De Serrant AOC 2004 Nicolas Joly
Coscetta di quaglia confit, pancotto di cime di rapa
Guanciale croccante di maiale, emulsione di senape, limone candito, salsa alla liquirizia
Raviolo di piccione con crema di castagne
Sfurzat 5 stelle 2001 Nino Negri
Creme brulè di fegato di vitello al caffè, schiuma di latte e sale al cacao
Chateau Chalon 1998 AOC Domaine Berthet-Bondet
Pancetta di maiale con bevuta di mela annurca e cioccolato fondente
Variazione di agnello…
Brunello di Montalcino Riserva 1997 Fattoria dei Barbi
Spuma di yogurt magro, salsa al peperone dolce
Panna cotta allo zenzero e composta di pera
Morbido allo zafferano e arance candite, salsa al cedro
Ben Ryé 2006 Donnafugata
Ganache al cioccolato fondente, sale grezzo e tegolina di pane cafone ed olio extravergine
Vermut Rosso Carpano
La Batteria dei Vini…
carissimi, visto che la mia lettura, “disturbata” dall’alcol assunto da me e dall’effetto che esso ha avuto su di voi (vedi pasquale), ha rischiato di penalizzare una così bella poesia, ho pensato di inviarvela in modo che possiate apprezzarla nella vostra intimità… anche per pino, fabrizio, francesca, angioletto & co. che quella sera erano troppo presi a costruirci attorno una indimenticabile serata… grazie altrestelle per tutto quello che avete fatto.
Franco
Allora un vecchio, che aveva un’osteria, chiese: Parlaci del Mangiare e del Bere.
Ed egli disse:
Vorrei che poteste vivere del profumo della terra, alimentati come una pianta dalla luce.
Ma poiché dovete uccidere per mangiare, e derubare il nuovo nato del latte di sua madre per calmare la sete,
fate che questo sia un atto di adorazione.
E che la vostra mensa sia un altare sul quale il puro e l’innocente della pianura e dei boschi
venga immolato a quanto di più puro e innocente è nell’uomo.
Quando uccidete un animale, ditegli in cuore:
“Dallo stesso potere che ti uccide, io sarò ucciso; e anch’io sarò consumato.
Perché la legge che ti dà nelle mie mani mi darà in mani più potenti.
Il tuo sangue e il mio sangue non sono che la linfa che nutre l’albero del cielo”.
. . . . .
E quando masticherete una mela tra i denti, ditele in cuore:
“I tuoi semi vivranno nel mio corpo,
E i tuoi germogli sbocceranno nel mio cuore,
E il tuo profumo sarà il mio respiro,
E insieme godremo in tutte le stagioni”.
E quando, in autunno, raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro:
“Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio,
E come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne”.
E quando d’inverno spillerete il vino, per ogni coppa vi sia una canzone.
E nella canzone vi sia un ricordo dei giorni dell’autunno, e della vigna, e del torchio dell’uva.
(Khalil Gibran Khalil)
[…] clientela soddisfatta. Per non parlare delle bellisime serate organizzate dall’Ais Napoli (qui, qui, e ancora qui). E’ inutile dire quanto siamo tutti dispiaciuti per la disavventura […]
[…] dei Baroni, Casa Scola a Gragnano, il Relais Blu di Massalubrense, il Simposio di Natale all’Altrestelle di Pozzuoli, Il Flauto di Pan a Ravello etc., mi auguro che il vostro entusiasmo non si smorzi mai […]