Di Pasquale Brillante.
tn.jpgOspiti al BAG di Mino Erbaggio (www.bacoliartgallery.it ) con la produttrice Elena Fucci e la verticale del suo vino: il Titolo. Superata l’iniziale timidezza la produttrice comincia a parlarci dell’azienda e della sua esperienza. Elena consapevole di vivere in un luogo bello e vocato per la viticoltura, tanto da definirsi fortunata per avere ricevuto in dono dalla famiglia la possibilità di poter lavorare in questi luoghi bellissimi, ha raccontato la sua voglia di riprendere in mano le antiche tradizioni vinicole della famiglia dopo gli studi di Enologia e successivamente il Master a Pisa.
L’azienda è ubicata in un dei comuni più vocati all’interno dell’area DOC dell’Aglianico del Vulture. I 7 ettari di proprietà di cui 6 di vigneto ci spiega, sono collocati nella parte più alta tra i 250 ed i 600 metri della collina di Barile nella contrada di Titolo, che dà anche il nome al vino.Collocati sui tipici suoli derivanti da stratificazioni di origine vulcanica, i vigneti sono per metà composti da vigne vecchie che arrivano fino a 60 anni di età e per metà di nuovi impianti. Nei nuovi impianti si prediligono i nuovi sistemi di allevamento come il guyot , mentre per le viti più vecchie si usa prevalentemente l’alberello. In alcuni vecchi filari viene anche conservato il tradizionale sistema del capanno. La raccolta delle uve avviene manualmente tra la fine di ottobre ed i primi giorni di Novembre per le viti situate nella parte più alta dei vigneti.
In cantina la fermentazione viene effettuata con una temperatura tra i 28- 30 gradi. Successivamente i mosti vengono maturati per 12 mesi in barrique nuove e dopo l’imbottigliamento per 4/6 mesi in bottiglia.Dopo i primi anni di sperimentazione con il supporto di Paternoster, con il 2004 Elena comincia la sua personale produzione che è per noi anche la prima annata in degustazione.
Titolo 2004 Il vino si presenta di un vivace color rubino, inclinando il bicchiere si scorge un’unghia lievemente aranciata, al naso si apre con un ventaglio di profumi che vanno dalla frutta matura dove prevalgono ciliegia, mora e frutti di bosco con il supporto di delicate note floreali, subito dopo è il turno di morbide senzazioni speziate di tabacco intriso da note balsamiche e di liquirizia, frutto di un sapiente uso delle barrique dove i vini fanno il loro affinamento. Al gusto è un vino dal corpo pieno e avvolgente, insieme morbido e caldo. I tannini e gli acidi che danno la spalla a questi vini sono ancora presenti e ben bilanciati. Una intensità ed una persistenza che riportano, in via di retrolfazione, tutte le piacevoli sensazioni percepite al naso che sfumano in un finale lungo e persistente.

Titolo 2005 Il colore è rubino con un lieve accenno nel bordo di una nota aranciata, colpisce per la vivacità del colore oltre che per l’intensità. Al naso si presenta con note molto delicate di frutta matura e di una piacevolissima nota floreale , speziata e balsamica. Frutti di bosco, rosmarino, cannella: è un susseguirsi di sensazioni che si rincorrono alternandosi nei momenti diversi in cui si avvicina il naso al bicchiere. E’ la seconda annata prodotta da Elena, già recensita e premiata dalle maggiori guide di settore. La degustazione conferma che è un annata che ha già raggiunto il suo pieno equilibrio. Al gusto le morbidezze degli zuccheri e degli alcoli sono ben bilanciate dall’acidità e dai tannini che hanno un’eleganza che si avverte al palato attraversato da un sensazione setosa. Finale lunghissimo.

Titolo 2006. Al colore si presenta di un colore rosso rubino profondo e vivace, talmente intenso da esser quasi brillante. Al naso esprime note di frutta e affascinanti sensazioni speziate con delicate ed importanti note balsamiche. Al gusto è caldo a abbastanza morbido, con le acidità ed i tannini ancora in primo piano con laloro possenza ma sempre eleganti. Il finale e sempre lungo e la persistenza è buona. Un’annata che potrà ancora crescere. La recensione in tutte le maggiori guide con il massimo punteggio non è per niente casuale. Elena ha sicuramente saputo interpretare al meglio con i sui vini il territorio del Vulture. In tutti i vini degustati, si avverte come la potente spalla acida, i tannini e le componenti alcoliche, sono ben bilanciate ed amalgamate tra di loro.
Complessivamente le 3 annate , confermano l’alta qualità delle produzioni in linea con la filosofia dell’azienda. Il saluto con Elena e la sua famiglia è un arrivederci, con l’impegno del delegato dell’Ais di Napoli Tommaso Luongo di una prossima visita in cantina della delegazione.