fiera-enologica-taurasi.jpgLa XI° Fiera Enologica di Taurasi è stata annullata a causa delle limitazioni della legge n.88/2009! Incredibile ma vero: gli “effetti perversi” della legge che vieta la vendita di alcol. Il classico pasticcio all’italiana! Ad Antonio Tranfaglia, presidente della Pro Loco del comune di Taurasi e all’amico Alessandro Barletta (www.alcampanaro.it) la solidarietà del’Ais Napoli. (T.L.) Non bastano le rassicurazioni del ministero, la fiera enologica di Taurasi alza bandiera bianca. La decisione, maturata nei giorni scorsi, è stata formalizzata e ufficializzata nel pomeriggio di ieri. «La Pro Loco di Taurasi comunica che la 11esima Fiera Enologica, prevista per i giorni 12, 13, 14, 15 e 16 agosto 2009 è stata annullata a seguito delle limitazioni della legge 7/7/2009 n. 88 ed entrata in vigore il 29 luglio 2009», si legge nella nota della Proloco. Il presidente, Antonio Tranfaglia, si dice rammaricato per la cancellazione dell’evento giunto all’undicesima edizione «che ha avuto il merito di contribuire nel corso degli anni alla promozione del Taurasi docg, delle aziende vitivinicole, artigianali, e fatto conoscere il centro storico irpino. E’ un duro colpo all’economia di un piccolo paese in quanto la Fiera era seguita da migliaia di visitatori provenienti anche da fuori regione». A monte dunque, a pochi giorni dall’iniziativa, tutti i preparativi per un appuntamento tra i più sentiti nel campo enologico. Forte delusione in tutto lo staff organizzativo. Il presidente assicura che «l’impegno della Proloco nella promozione del taurasi docg continuerà con altre iniziative». Il caso era esploso alcuni giorni fa, subito il via libera alla contestata legge che aveva scatenato le polemiche delle locali Proloco. Lo scontro sembrava però essersi placato, dopo le rassicurazioni del ministero dello Sviluppo economico che aveva prospettato una risoluzione che sembrava sollevare gli operatori commerciali e le manifestazioni su aree pubbliche dal rispetto della legge che vieta la somministrazione di alcolici. “Gli operatori del commercio su aree pubbliche, sia che esercitino su posteggio isolato o posto all’interno di mercati o fiere, sia che commercializzino i propri prodotti in forma itinerante, potranno tranquillamente continuare ad effettuare la vendita di alcolici in recipienti chiusi, come d’uso”, si legge dalla nota ministeriale diramata nei giorni scorsi. “E anche chi effettua la somministrazione di alcolici su aree pubbliche nell’ambito di manifestazioni quali sagre, feste e riunioni straordinarie di persone in genere, sulla base di autorizzazione temporanea alla somministrazione di alimenti e bevande, non avrà alcun problema a continuare le normali attività di somministrazione degli alcolici”, si leggeva ancora dal testo della risoluzione che raccoglieva le preoccupazioni della Confesercenti che, nelle ultime settimane, aveva lanciato l’allarme circa il rischio che un’erronea interpretazione dell’articolo 23 della legge comunitaria 2008 che potesse comportare un illogico stop alle regolari attività commerciali su aree pubbliche, laddove la ratio della legge non appare essere altra che quella di voler disincentivare la vendita e la somministrazione abusive di bevande alcoliche su aree pubbliche. «Purtroppo non c’era più spazio per trattare ed andare avanti. La nuova legge impedisce di operare tranquillamente, lasciando di fatto i sindaci in mezzo al guado», precisa il presidente dell’Unpli Giuseppe Silvestri. «Quello del ministero era solo un parere che non risolveva nulla. Il divieto di vendita degli alcolici è rigido e ben definito e se un’amministrazione si può permettere il lusso di chiudere un occhio sulla vendita di alcolici in una qualunque sagra, tutto diventa più difficile quando si tratta di una fiera enologica, ideata e realizzata proprio per la vendita del vino. La nostra speranza è che il caso di Taurasi riporti la questione all’ordine del giorno. Se non si mette mano alla legge con modifiche sostanziali, temo – conclude Silvestri – che gli effetti saranno molto dolorosi».

Fonte: Ottop@gine.it