bernacca.jpgL’Iscadoro e il Cumalè 2009 hanno cominciato bene il loro cammino. Ieri un vento di Tramontana ha ci ha annunciato la fine della bella stagione e proiettati in un clima autunnale…..diciamo più consono alla vendemmia. E’ da alcuni anni che le vendemmie sono quasi sempre anticipate (dove sono i negazionisti del cambiamento climatico?)Ieri, sospinto dalla Tramontana e mentre pigiavamo le ultime uve per l’Iscadoro, è arrivato anche Fortunato (il nostro enologo) e ci siamo sentiti tutti più tranquilli, perché tutto è partito bene. Credevamo adesso di tirare un po’ il fiato e riposarci…ma zac! E’ in arrivo maltempo per fine settimana, valutiamo lo stato delle uve per il Dellemore, il nostro Rosso base, e a conti fatti conviene lavorarle in questi due giorni, altrimenti rischiamo che qualche imprevedibile e violento temporale le rovini. E quindi di nuovo in vigna ,soprattutto quella vecchia…si perché il Dellemore è un vino che nasce soprattutto da questa vigna di mezzo ettaro, di oltre cinquant’anni, costituita in prevalenza da barbera e primitivo e alcuni ceppi di altre varietà, a queste uve aggiungiamo poi la Barbera ed il piedirosso che abbiamo nella “vigna delle More”, una vigna di un ettaro costituita al 65% da aglianico (che usiamo per il Cupersito). Completa l’uvaggio del Dellemore una selezione di aglianico, che raccogliamo anticipatamente rispetto alla sua naturale maturazione fenolica, in modo poi da consentire al restante aglianico, con il quale facciamo il Cupersito, maggiore concentrazione e soprattutto una ferrea selezione. Al prossimo aggiornamento. Piove, Domenico Modugno 1959 (Speriamo di no…ndr)