
Dall’introduzione….
Una precisazione finale: per chiarezza, vogliamo dire ai nostri lettori che le aziende non hanno dovuto pagare nulla per entrare in questo libro e che né tantomeno è in corso, o c’è stato, alcun rapporto di lavoro, diretto o indiretto, tra loro e me. E tanto meno ci sono state forme di regalìe quali ospitate, sontuosi doni natalizi, pranzi o cene, eccetera. La selezione è frutto della libera scelta nella quale gli unici condizionamenti sono state le indicazioni di persone di assoluta fiducia e riconosciuta preparazione tecnica.Potete stare tranquilli, dunque, e divertirvi a bere l’Italia in 101 modi diversi. Per contribuire a farla restare diversa e non omologata. Ah, un ultima cosa: questo è il primo libro italiano nella piccola storia dell’editoria enologica in cui Nord, Centro e Sud con Isole sono equamente distribuiti nelle presenze. Una scelta certo non facile, ma il segnale forte di come, nel rispetto delle tradizioni e dei successi, sia venuto il momento di guardare l’Italia senza letture pre-costituite, è il momento davvero di cambiare pagina rispetto a rituali liturgici un po’ stanchi e ripetitivi.
Poi il lettore, anzi, il consumatore, sceglierà
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