Di Roberto Anesi*

L’aspetto visivo del piatto è invitante come la sua presentazione, la combinazione cromatica e la diposizione sul piatto sono curate e denotano un’ottima freschezza ed integrità delle materie prime utilizzate per la preparazione della ricetta. I profumi predispongono all’assaggio e mettono in risalto una particolare franchezza ed armonia. All’assaggio il piatto mette subito in risalto la sua decisa aromaticità, una dolcezza percettibile accompagnata da un altrettanto percettibile speziatura, grassezza e persistenza gustolfattiva che dominano la scena. Poco percettibile, ma presente, una tendenza amarognola dettata dall’uso di spezie come la cannella. Il piatto è strutturato ma non in maniera esagerata.In questo periodo la mia carta (dell’ El Pael – Osteria Tipica trentina di Canazei, ndr) dei vini dolci propone al bicchiere una vera rarità, il Pedro Ximenez Santa Ana di Hidalgo 1861. Decido di provare l’abbinamento e mi verso una piccola quantità di questo vino dolcissimo. All’aspetto non presenta particelle in sospensione ed il suo colore è quello del mogano, impenetrabile e fitto. Più che denso, viscoso, con la massa che rotea nel bicchiere in maniera compatta e sembra non volere più ridiscendere una volta fermato il vino. Gli archetti sono lentissimi e ben distanziati tra di loro, indice di grande corpo ed estratto, alcol e polialcoli. Al naso di offre ricco, intenso e di una complessità intrigante. Eccellente. I descrittori sono quelli della confettura di fichi, della noce, del caramello, di frutta secca, dell’uva passa, delle spezie dolci, caffè, fave di cacao e tutto quello che di buono si può immaginare da un nettare di queste caratteristiche…. forse è più facile dire cosa non si percepisce!! In bocca il vino entra denso ed avvolgente, dolcissimo, ben presente l’alcol (caldo) e di una morbidezza sorprendente. Poco fresco e sapido. La struttura è quella di un vino robusto, pieno e si dimostra assolutamente equilibrato. La sua intensità ma soprattutto la sua persistenza sono ai massimi valori di apprezzamento e si dimostrano eccellenti. Vino maturo in grado di conservare le sue caratteristiche all’infinito è decisamente armonico. Lo servo in un bicchiere per vini dolci ad una temperatura di 18°C. Il mio punteggio è di 95/96 punti.Nell’abbinamento, che giudico armonico, la spiccata dolcezza e morbidezza del vino si contrappongono alla dolcezza del piatto e la lughissima PAI del vino non teme certo confronti di nessun genere, nemmeno con la pronunciata aromaticità, speziatura e PGO del piatto. Il nostro strudel è sempre arricchito dalla presenza di noci e fichi secchi… ecco perchè gustativamente credo che questo vino riesca anche ad esaltare l’ottima preparazione del nostro Chef. Certo, un’abbinamento così non è da tutti i giorni…. a la carte costerebbe 37.00€ ma credo che una volta nella vita l’esperienza possa essere fatta, magari per una serata speciale come questa sera di San Valentino 2010!!

*Delegato Ais Val di Fassa e Fiemme

Dal Trentino con Amore…per San Valentino un bellissimo “matrimonio d’amore” f.to Roberto Anesi (T.L.)