Di Elena Erman

“Elena non partire,  oggi il mare è come non l’hai mai visto!”

Questo qui non mi conosce proprio, io so’ marinara… “Allora ciao, ho l’aliscafo alle 18.10!”

Mamma mia, è grosso davvero. Per fortuna nessuno nel mio intorno è un marinaio di acqua dolce, non ricordo un autunno con un mare così imbronciato e siamo solo al 5 ottobre.

Ischia è sempre un incanto, anzi mi incanta sempre. Ogni volta i miei occhi curiosi e sempre attenti scoprono un particolare novo.

L’autobus tarda, una amica di tanto tempo fa mi riconosce e, in un fiume di ricordi porta me e la mia compagna di avventure divine, fino a destinazione : Hotel Regina Isabella di Lacco Ameno per l’evento Trento Doc.

Il salone dello Sporting è accoccolato sul mare, mare ora calmato da qualche donna che aspettando il ritorno delle barche da pesca ha lasciato cadere tre gocce di olio nelle onde, ed è subito magia!

Eleganza, brio, simpatia, appetitosità, profumi, bollicine, simpatia si leggono nella sala, il Trento Doc si offre ai presenti nella magia della notte ischitana.

Marco Starace e Iris Romano guidano la degustazione delle sei riserve Trentodoc  scelte, è un incalzare di sollecitazioni per l’olfatto e le papille.

Annuso i bicchieri nella sequenza proposta, torno indietro e poi ancora vado a quello che mi intriga di più, come in una sinfonia di note briose.

Segue la degustazione libera, in sala.

Si sfidano gli chef . Il Trentino Cristian Bertol e Luigi Castagna, che gioca in casa, stupiscono con piccole, e deliziose  provocazioni culinarie a quattro mani.    

“Scusi, ma questo Casolet è più stagionato dell’altro?”

“Lo provi, lo provi! La differenza è che questo è artigianale. L’occhiatura è più pronunciata perché così lo voglio, vede la morbidezza, senta i profumi? Sono le mie mucche che danno questo latte, sa?” ed è cosi che Adriano Dalpez – Presidente della C.C.I.A.A. di Trento – si presenta, e con naturale simpatia ci conduce in una sua personale degustazione tra le etichette che, tra tutte, ama di più.

“Per me è importante conoscere il territorio e le persone che danno anima alle bottiglie. Se organizzassimo una visita da voi?” gli occhi di Adriano brillano di entusiasmo e ancora traspare la passione che mette in tutto quello che fa.

In niente fa sua la proposta.

Evvai! A febbraio il Trento Doc si proverà in casa, ma intanto si esibisce ancora con un crudo di freschissimo pesce nostrano.

Ischia è veramente magica! La serata si è fatta dolce. I lettini dello sporting accolgono me, Magda Garufi, Marco Starace, Tommaso Luongo, Massimo Florio, Paride Cimbalo, Savio Basilio, Luca Bolondi, Leopoldo Esposito, gli altri amici sommelier della serata, un trittico di  belle Sirene ischitane, una frizzante brasiliana, e le bottiglie di Trento Doc, che elegantemente si lasciano finire nei bicchieri.

Che seràà sarààà ….. fino al paterno rimbrotto del portiere d’hotel, difensore integerrimo dei sogni tranquilli dei clienti già in braccio a Morfeo.

Peggio per loro, non tutti siamo fatti per godere, anche, della notte!

Foto di Paride Cimbalo