Venerdì 21 – Domenica 23 Gennaio 2011

TAURASI VENDEMMIA 2007

Enoteca Regionale dei Vini d’Irpinia – Castello Marchionale di Taurasi (AV)

ANNATA 2007, SI FA PRESTO A DIRE CALDO

 

A cura di Paolo De Cristofaro

Calda, asciutta ed anticipata. Non si può che partire da qui per introdurre i punti cardine dell’annata 2007 in Irpinia. Tratti salienti che sembrerebbero riportarci immediatamente ad una serie di millesimi “bollenti” dell’ultimo ventennio, inaugurati dalla 1997 e perfettamente incarnati, ad esempio, dalla 2000, 2001, 2003 e per certi versi 2006 e 2008.

Eppure un’analisi attenta dei dati, nonché la raccolta delle testimonianze di viticoltori e tecnici, ci conduce ben presto su una direttrice sensibilmente diversa, delineando un profilo vendemmiale difficilmente sovrapponibile rispetto alle stagioni citate. Rilievi che, sommati ad un insieme di fattori agronomici e produttivi, prefigurano l’annata 2007 per l’aglianico e per il Taurasi come una vera e propria eccezione climatica e vitivinicola.

Il punto di partenza annuale, quasi profetico, muove i passi da uno degli inverni più miti ed asciutti che si ricordino in Irpinia. Tra gennaio e marzo la stazione di Mirabella registra appena 248 mm di pioggia, largamente al di sotto della media del periodo, con soli dieci giorni interessati da oltre 10 mm di pioggia giornaliera. Ben sopra gli standard abituali, invece, si presentano le temperature: le massime superano spesso i 15 gradi e solo in 16 occasioni la stazione di Mirabella fa registrare minime sotto lo zero (sono mediamente il doppio in tutte le annata vicine, con punte assai più rigide).

La primavera si conferma a dir poco tiepida, con precipitazioni medie concentrate soprattutto nel mese di maggio e all’inizio di giugno (39,2 mm in Aprile, 65,2 in maggio, 78,6 mm in giugno, di cui ben 66,6 nella sola giornata dell’8 giugno).

Condizioni che, ulteriormente favorite dall’andamento invernale, determinano un deciso anticipo delle fasi vegetative, che si manterrà praticamente fino alla raccolta.

L’estate è estremamente calda e siccitosa (0,00 mm di pioggia dal 15 giugno al 2 settembre), con picchi di calura a fine giugno, nella seconda metà di luglio e a fine agosto. In questo lasso di tempo le massime fanno registrare temperature sopra i 35 gradi in 29 occasioni, di cui soltanto una oltre i 40, ma allo stesso tempo valori minimi sempre sotto i 18 gradi, fatta eccezione per il 31 luglio e per il 22, 23 e 24 agosto.

E’ qui una delle chiavi decisive per inquadrare il millesimo nella giusta maniera: nonostante le elevate temperature e le scarse precipitazioni, tutta la stagione estiva è caratterizzata da escursioni termiche più importanti del solito, raramente inferiori ai 15 gradi e costantemente superiori ai venti gradi (29 giorni su 60, con punte di oltre 25 gradi di escursione in ben sei occasioni – il record è di 25,8 il 18 luglio, con massima di 39,7 e minima di 14,3).

Qualche giorno più fresco e sporadiche precipitazioni caratterizzano settembre, favorendo un leggero rallentamento delle maturazioni. Il calo delle temperature è perfino brusco nei primi giorni del mese, quando la ventilazione da nord porta le massime sotto i venti gradi e le minime più volte sotto i dieci (il picco più basso si registra il 6 settembre, con una minima di 3,6 gradi).

Più calda è la parte centrale del mese, con le massime costantemente tra i 25 e i 30 gradi (superati solo in tre occasioni ma sempre sotto i 32) e le minime oscillanti fra i 5 e i 15 gradi. La media delle escursioni termiche alla fine del mese è di 16,2 gradi, mentre sono 41,4 i mm totali di pioggia, concentrati perlopiù in due episodi (il 4 e il 28 settembre).

Un trend che si conferma molto simile nel mese di ottobre, tendenzialmente asciutto rispetto agli standard (37,6 mm di pioggia totale) e ancora caratterizzato da escursioni termiche rilevanti.

La prima decade è la più calda, con una massima media di 25,8 gradi e una minima media di 11,4. I 16,6 mm di pioggia del 6 ottobre ne fanno il giorno più bagnato del mese.

E’ un deciso calo delle minime a segnare la seconda decade: le massime si mantengono intorno e spesso sopra ai 20 gradi, ma le temperature notturne sono più volte sotto i 5 gradi (2 gradi il 15 ottobre, addirittura 0,4 il 20). La media delle massime nella seconda decade è di 20,1 gradi, quella delle minime è di 5,3. L’escursione termica media è di 14,8 gradi.

La terza decade è un continuo saliscendi per la colonnina di mercurio: giornate rigide si alternano ad altre più tiepide, con notti sempre fredde e qualche piovasco che non supera mai gli 1,2 mm al giorno. La media delle massime si abbassa a 17,0 gradi, quella delle minime si rialza leggermente arrivando a 7,2.

E’ in massima parte questa la finestra che vede concentrarsi il grosso della raccolta per l’aglianico atto a divenire Taurasi, mediamente con una settimana-dieci giorni di anticipo rispetto ad un’annata “classica”.

Nelle zone più alte della denominazione, comunque, la vendemmia viene effettuata come da tradizione nella prima decade di novembre, periodo che ricalca da un punto di vista climatico per molti versi la fine di ottobre, con notti ancora più fredde. La media delle massime si attesta a 15,8 gradi, quella delle minime a 4,5; l’escursione termica media è di 11,4 gradi, la piovosità totale nella prima decade è di 12,8 mm.

Da un punto di vista quantitativo, l’annata 2007 fa registrare il primo aumento dal 2002 per quanto riguarda i volumi di aglianico destinato a Taurasi e Taurasi Riserva.

Sono 335 le denunce di produzione riferite a circa 415 ettari (su 993 ha di superficie iscritta), per un totale di 15.240,20 Hl e 2.031.146 potenziali bottiglie di Taurasi e Taurasi Riserva 2007.

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