Di Anna Ruggiero

Napoli può stupire piacevolmente….perchè mentre pensi che i soliti problemi ti complicano la vita rispetto ad altre città ecco che la creatività e la voglia di dare voce a quanto di bello c’è ti sorprende.

Ho avuto il piacere, in questi giorni, di poter passeggiare, lungo la Riviera di Chiaia, nel quartiere a ridosso del lungomare Caracciolo, tra le eleganti boutique della città che hanno ospitato nuovamente, Wine & The City, manifestazione dedicata al vino, alla cultura e alla moda.

Con alcuni amici appassionati abbiamo scelto di non mancare anche questo appuntamento che anticipa Vitigno Italia, salone del vino presente a Castel Dell’Ovo, dal 22 al 24 maggio. Abbiamo selezionato alcuni appuntamenti e siamo andati ad incontrare produttori e commercianti, quest’ultimi,  devo sottolineare piacevolmente coinvolti, in un ruolo di promozione diverso. Questo le proposte che ho scelto nei tre giorni.

E’ stata anche stavolta una bella esperienza. Ho potuto incontrare produttori che non conoscevo, degustare vini noti e altri nuovi. Ho ammirato negozi e luoghi d’arte dove forse non sarei entrata per pigrizia in altre occasioni.  Sono stata orgogliosa della mia città.

Vini e luoghi nelle tre giornate.

Mercoledi 18 maggio via Morelli e via Calabritto.

Il primo vino che ho assaggiato è stato Casa D’Ambra, Mario D’Ambra, Ischia Rosso, 2006 da Nico e Andreano. Un rosso fatto da due vitigni,   Guarnaccia  e  Per ‘ ‘e Palummo, dal profumo intenso, secco, con note di vaniglia, molto vicino ai miei gusti. Sono poi passata da Livio de Simone dove abbiamo salutato Peppe Mancini e Manuela Piancastelli di Terre del Principe che ci hanno fatto degustare il Pallagrello Nero, Ambruco 2006, un vino rosso che mi è piaciuto molto, intenso, complesso nei profumi con sentori di frutti di bosco, speziato, con una buona persistenza.  Ho salutato gli amici e ho continuato il mio wine tour  sostando dalla boutique Finamore dove ad accogliermi c’era un sommelier della casa vitivinicola Feudi di San Gregorio che, con naturale sapienza e disponibilità, mi ha presentato i due vini in degustazione:  Cutizzi, Greco di Tufo DOCG e Aglianico dal Re. Molto gradevole il Cutizzi, con sentori di frutta bianca e note minerali, secco, caldo, con una buona acidità. Buono l’Aglianico dal Re dai profumi gradevoli e dal sapore intenso. Un gioiello è sempre gradito ad una donna e così ho scelto di rilassarmi, guardando alcuni gioielli della nuova collezione di Ileana della Corte, assaggiando Tenuta di Altavilla, Fiano di Avellino di Villa Matilde, D.O.C.G., un vino elegante con note agrumate. Sono quasi pronta a farmi un regalo…ma non è il momento e con quel barlume di lucidità che mi resta dopo aver ammirato un gioiello passo alla boutique di scarpe Ramirez che ospitava Cantine Rao. Le scarpe, altra mia passione, sono davvero particolari, tacchi vertiginosi e modelli particolari. L’accoglienza è davvero gradevole, il responsabile del negozio con gli amici si lascia fotografare mentre Gianluca Montuoro, di Cantine Rao mi illustra i suoi vini. Degusto il Silvaura, Pallagrello Bianco e il Silvanigra, Igt di Terre del Volturno, realizzato da un insieme di Aglianico, Cabernet Sauvignon, Casevecchia, Pallagrello Nero. Concludo questo mio primo giorno andando a salutare gli amici a Calabritto 20, dove degusto Grappa Coralis della distilleria Bertagnolli ed un sigaro offerto dal Club amici della Dolce Vita. Tommaso Luongo delegato Ais Napoli è stasera nella veste fumosa di promotore del Club Amici della Dolce Vita e mi lascia giocare nella scelta dei sigari e nella mia curiosità verso un prodotto così particolare.  Non sono una fumatrice tradizionale, ma il sapore del sigaro mi piace molto e mi rilassa. Provo un Modigliani. Mi colpisce ancora lo strano accendino che Tommaso ha sempre con sè. Mi spiega che il sigaro non va acceso in bocca come la sigaretta e va conservato in un ambiente umido per preservarne l’aroma, ecco perché ha sul tavolo due splendide scatole in legno, con un igrometro che permette di controllare l’umidità.

Giovedi 19 maggio, via Bisignano e Vico Satriano

Concluso il lavoro non manco di girar. Inizio con Piazza dei Martiri, da Harmont & Blaine che ha in degustazione Fiano di Avellino, DOCG, vino della Stella 2009, dell’azienda Agricola avellinese Joaquin. Un nome singolare, che come racconta Luciano Pignataro in suo articolo, inteso dal produttore come –  “la mia buona stella”, un qualcosa che è, allo stesso tempo,  un metro di giudizio e una sensazione spirituale di appartenenza e protezione” -. E’ un vino che mi piace e che comprerei subito. Oggi però mi concentro su via Bisignano e mi fermo da Nennaapop per un aperitivo con i vini di Cantine Astroni. In degustazione trovo: Piedirosso, Falanghina e lo spumante Astro brut. Assaggio lo spumante che già conosco ma mi piace tanto. E’ secco, abbastanza persistente e ha una bella acidità. I colori del mare e le conchiglie riprodotte nei diversi oggetti di arredo  catturano la mia attenzione. Mi fermo nel negozio  di oggetto di arredamento di Alessandro Avino dove assaggio Fauno Bianco, Vesuvio Doc di Terre di Sylva Mala. Scendo verso la villa comunale e vado al vico Satriano, presso Satriano Cinque dove Gambero Rosso  ha organizzato uno splendido buffet e presenta i vini di Girlan, 448, IGT bianco, 2010, cuvee di Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Goldmuskateller. In giro un po’ di amici sommelier sono a lavoro e mi fa piacere salutarli. Concludo quindi il mio secondo giorno, ritornando sui miei passi e risalendo via bisignano e vado alla Boutique Bon Bon, dove ci sono  i vini della aziende Carputo e Tenuta Matilde Zasso. Nel locale la sommelier Elena Erman è intenta a rispondere alle domande di un folto pubblico. Per l’occasione infatti le responsabili hanno invitato alcuni amici e professionisti napoletani. Mi trovo quindi coinvolta anche in una vera e propria festa alla quale hanno partecipato: Andrea e Florinda Datoli, Salvatore Mariconda, Carolina e Carlo Vila, Mariella Russo, Daniela De Cristoforo e un attore emergente ma dal curriculum prestigioso, Mirco Zagarella. Mirco assaggia Vigna Viticella di Carputo, il vino gli piace e trova che gli trasmetta delle belle sensazioni. Io invece assaggio lo spumante di falangina dell’azienda Carputo Lapilli, fresco e piacevole.  Conosco bene e apprezzo i vini di Tenuta Matilde Zasso  e la piacevolezza della sua Falanghina e mi lascio tentare per un ultimo bicchiere. Ma non sarà così il lungomare Caracciolo è troppo bello e ci fermiamo al Borgo Marinari al Transatlantico per una pizza in compagnia dello spumante extra dry Malia di Grotta del Sole.

Venerdi  20 maggio Via Filangieri, Piazza De Martiri e Via Cristoforo Colombo

Come cantava Marilyn Monroe «I diamanti sono i migliori amici delle donne». Scelgo con gli amici di iniziare il mio ultimo giorno di wine & The City da una gioelleria “De Nobili” che ospita l’azienda Agricola Capolino Perlingeri. La gioielleria mi colpisce non solo per la bellezza degli oggetti ma per la particolarità del locale, antico e con rari particolari, come la cassaforte. La responsabile dell’azienda vitivinicola, Alexia Capolino Perlingieri è una signora molto dolce che ci racconta di aver ripreso dal 1992 l’attività di famiglia, rilanciandola. E’ un azienda che produce anche olio. In degustazione sono presenti: Preta Falanghina Doc,  Vignarosa Rosato Doc e Sciasi, Rosso Doc di Sangiovese e Sciascinoso. Assaggio la Falanghina che trovo gradevole, bel profumo di fiori bianchi, mi colpisce la buona acidità e persistenza.  Buono davvero lo Sciasi, dai profumi intensi e dal sapore morbido e equilibrato. Continuiamo il nostro giro passando da via Filangiari a Piazza dei Martiri per fermarci alla Feltrinelli e partecipare alla presentazione di Cantine Aperte evento che si terrà il prossimo 29 maggio. In sala ci sono molti produttori che saluto. Sul palco, Daniela Mastroberardino della nota casa Terredora, l’Assessore Regionale Vito Amendolara e la gallerista che ha curato l’allestimento delle cantine, in un connubio tra arte e vino.

Il movimento del vino da anni promuove questa manifestazioni per favorire la crescita della cultura enogastronimica e accogliere, nelle proprie aziende, appassionati e turisti. Come sottolinea l’assessore, il turismo enogastronomico sta crescendo sempre e può essere un importante risorsa per la nostra regione per proporre luoghi, prodotti e occasioni di incontro.

Sono ormai le 19 e ci spostiamo per l’ultimo appuntamento del mio Wine & The City e andiamo al Beluga Skybar del Romeo Hotel per un aperitivo con i vini dei Marchesi de’ Frescobaldi, al 9 piano con una degustazione anche di sigari nella splendida terrazza con piscina. Assaggio Igt Tenuta Frescobaldi di Castiglioni 2009 e il  CastelGiocondo, Brunello di Montalcino 2006. E’ un vino di grande struttura, elegante, equilibrato, con profumi intensi e grande finezza in abbinamento ad un Sigaro Toscano aromatizzato all’anice. Noto un vivo interesse delle donne che partecipano alla serata dedicata al sigaro Toscanocon la presenza del Club Amici della Dolce Vita. Tutte si avviciano al banco in terrazza dove sono esposti i diversi sigari. Chiedono, scelgono e si lasciano guidare nella degustazione di un prodotto così particolare.

C’è uno splendido tramonto che illumina le torri del centro direzionale. La città vista così dall’alto è suggestiva. Saluto gli amici e vado via non prima però di essere passata nell’area giochi al primo piano dell’albergo.Se non avete visitato questo albergo fatelo. E’ davvero elegante e particolare. La vista dalla terrazza suggestiva, i particolari di arredo singolari. Al primo piano c’è anche una sala giochi attrezzata con tavoli in vetro e cristallo. Il bigliardino di cristallo è davvero unico.