Di Anna Ruggiero*

Nel corso di un soggiorno ad Ischia decido di visitare una delle più antiche realtà vitivinicole locali: Casa D’Ambra che dal 1888 produce vini da vitigni autoctoni. La scelta è quasi obbligata dopo aver bevuto il loro Biancolella Frassitelli in una serata gradevolissima nell’area termale di Sorgeto. Mi aveva colpito la freschezza del vino e la sua persistenza. Di buon mattino, con un’amica ci facciamo accompagnare alla cantina che si trova a Panza. Andrea D’Ambra arriva presto ma ha degli impegni e ci lascia visitare prima l’adiacente “Museo del Contadino dell’isola d’Ischia”. La sala posta nella parte superiore del cortile riproduce scene e attività della vita contadina di Ischia, con un percorso guidato che racconta i diversi reperti. Nella prima sala ci sono le mappe satellitari che raccontano l’evoluzione del territorio da contadino a turistico. Sono poi spiegati le evoluzioni geologiche dell’isola che diversamente da altra zone presenta un tufo di colore verde per l’azione delle cristallizzazioni di sodio e potassio che favoriscono produzioni di vino di qualità. Un intera parete del museo è dedicata al porto d’Ischia raffigurato all’inizio del 900 con scene del commercio del vino. E’ possibile anche ammirare un antica pressa usata come fotocopiatrice per la redazione degli accordi commerciali. Nella sala superiore scene di vino. In primo piano ci sono i principali vitigni autoctoni dell’isola d’ischia: Biancolella, Forastera e Per’e’ palummo. Descritti con dovizia di particolari ci sono poi gli antichi attrezzi della vita contadina vitivinicola e una riproduzione in scala di alcuni monumenti di Ischia. La visita è stata davvero interessante, scendiamo per andare nella sala di degustazione dove ci aspetta Andrea D’Ambra che ci accompagna in cantina mentre ci racconta la storia della sua famiglia. Ho visitato nel corso di quest’anno diverse realtà ma mi accorgo subito che stavolta è diverso. Casa d’Ambra non è solo un azienda vitivinicola ma è parte della storia dell’isola d’Ischia non solo vitivinicola. La sua famiglia, mi racconta Andrea, ha conosciuto personaggi famosi degli anni 60, attori, imprenditori. Da sempre lavora per il recupero e la valorizzazione dei vigneti locali realizzando nella tenuta Frassitelli dal 1995, un centro di sperimentazione dedicato al recupero delle antiche varietà autoctone. Quando ci sediamo al tavolo di degustazione Andrea ci racconta, senza nascondere la sua ammirazione, delle tante lettere commerciali del passato e del carteggio con Luchino Visconti amico ed estimatore della famiglia D’Ambra. L’etichetta stessa è frutto di una sua idea. Visconti infatti consigliò a Mario D’Ambra di utilizzare come marchio lo scudetto dello Champagne come forma e di personalizzare il contenuto con un’immagine della loro casa ad Ischia, la villa Garavini con scene di vino. Ancora oggi il marchio non è cambiato ed è ben riconoscibile.

 

La passeggiata in cantina è davvero interessante. Andrea ci racconta di diversi passaggi della produzione e ci illustra i macchinari moderni e altamente tecnologici. “L’innovazione vista come ricerca nella tradizione” è il suo motto. Non nascondo la mia curiosità e gli chiedo della Tenuta Frassitelli. Mi racconta che si trova in alto a circa 700m di altezza su terreni molto scoscesi ed appositamente terrazzati con il tipico tufo verde e che la vendemmia è praticata da viticoltori alpinisti. Quella tenuta nei mesi estivi è anche un po’ il suo rifugio e mi svela che è possibile abbinare alla visita alle vigne anche percorsi di trekking e passeggiate a cavallo.

 

Ringrazio e saluto Andrea D’Ambra per l’ospitalità che mi fa dono di un interessante testo di Andrea Gabrielli Il Vino e il mare”. Torneremo presto per visitare Tenuta Frassitelli e partecipare ..speriamo alla vendemmia.

 

 

 

www.dambravini.com

Vini bianchi

Biancolella Frassitelli

Biancolella doc

Euposia

Ischia Bianco

Gocce D’Ambra

 

Vini Rossi

Mario D’Ambra

Per’e’ palummo

Aglianico

 

*Anna Ruggiero, consulente comunicazione e marketing e aspirante sommelier Ais Napoli