Di Franco De Luca

Nel 2011 l’AIS Campania ha inaugurato un nuovo ciclo di appuntamenti annuali: i corsi di aggiornamento per sommelier. Il riscontro è stato superiore alle aspettative e circa 80 sono stati gli iscritti.

Anche quest’anno riproponiamo lo stesso per-corso perché convinti che qualsiasi attività necessiti di aggiornamento, soprattutto quelle in cui l’oggetto evolve continuamente. Tuttavia, a dispetto delle numerose attività che può svolgere un sommelier, l’aggiornamento che intendiamo è fondamentalmente di natura “culturale”.

La nostra associazione ha come primo obiettivo la “cultura del vino”. Il servizio, le degustazioni, le lezioni sono le attività derivanti e devono essere svolte da persone che conoscano molto bene ed in senso ampio l’argomento che hanno poi la pretesa di presentare e rappresentare. Per questa ragione è indispensabile organizzare cicli sistematici di formazione così come è necessaria l’adesione da parte di chi vuole poi proporsi come comunicatore del vino per l’AIS.

L’idea di base non è quella di costruire incontri occasionali e fini a se stessi bensì seminari inquadrati in un progetto educativo più articolato e che si consolidi di anno in anno. Ogni tematica viene approfondita gradualmente. Per esempio, uno degli argomenti individuati è il rapporto suolo-vino che è tra quelli che suscita oggi maggiore interesse nella comunità eno-gastronomica. Per affrontarlo però, è necessario che sia fatta chiarezza sulla “reale” correlazione tra questi due elementi, cosa che non può essere risolta in un unico incontro ma soltanto un passo per volta.

Con il primo seminario è il caso di dire che “cominciamo dalla base”, con un pedologo d’eccezione: il Prof. Fabio Terribile, docente della facoltà di Agraria dell’Università Federico II. Il prof. Terribile insegna numerose materie presso il Dipartimento di Scienze del Suolo e della Pianta, ma è risaputa la sua attenzione scientifica alla relazione tra i terreni e la vite. La sua testimonianza sarà il primo passo per questo tema che ci proponiamo di rincontrare anche in futuro, trattandolo da ottiche diverse e avvicinandoci sempre di più al vino, fino ad avere una panoramica precisa ed esaustiva dell’argomento. L’intervento d’apertura del corso, previsto il 31 marzo, ha per titolo: “Il territorio nel vino: utopia o realtà?” e sarò un importante punto di inizio per la conoscenza di questa materia, per saperne di più e nel contempo  superare inesattezze e luoghi comuni.

Il secondo seminario sarà a cura di Armando Castagno, una nostra vecchia conoscenza. Il suo intervento della scorsa edizione lo ricordiamo tutti con entusiasmo e commozione. È probabilmente il primo comunicatore del vino in ambito nazionale e la commissione didattica, che ricordo essere composta dal sottoscritto insieme a Giovanni Aiuolo e Giovanni Ascione, è orgogliosa della sua adesione e, soprattutto, della sua amicizia. Tessere adesso una presentazione di Armando è una cosa che mi viene difficile. Soltanto seguendo le sue lezioni si possono percepire la sua competenza e la sua unicità. Il 21 aprile affronterà lo stesso tema del suo predecessore ma da un’angolazione completamente differente, con una lezione dal titolo poetico e intrigante: “La Terra ha voce”.

Il 28 aprile sarà il giorno del processo. Viene riproposta la stessa formula dell’anno scorso ma questa volta il dibattimento vedrà come imputato proprio il “Sommelier”; saranno esaminati ed analizzati i suoi comportamenti “limite” sia in relazione al servizio, sia alla comunicazione. Pubblico Ministero un agguerrito Giovanni Ascione, che probabilmente in altre vite deve essere stato un magistrato di primo livello, la difesa invece in mano al presidente regionale dell’AIS Nicoletta Gargiulo. Per chi non conoscesse ancora queste nostre “perle” ricordiamo che Giovanni è certamente il sommelier più eclettico e prezioso della nostra regione. È uno dei relatori in assoluto maggiormente preparati sull’enologia francese e collabora dal 2003 con la redazione di Duemila Vini e Bibenda. Giovanni, oltre a prestarsi (con gioia e generosità) al gioco del processo, sceglierà per noi e degusterà, nella primo seminario del prof. Terribile, due importanti vini francesi che sono, in modo particolare, espressione del territorio da cui provengono.

Nicoletta non ha bisogno naturalmente di presentazioni. Già miglior sommelier d’Italia è l’attuale presidente della nostra associazione regionale. A lei va il ringraziamento mio e della commissione didattica per avere fortemente creduto in questo progetto.

Il quarto seminario è previsto il 5 maggio ed è tenuto dal coordinatore didattico Nazionale: Rossella Romani. Rossella Romani è stata vice presidente nazionale dell’AIS per circa otto anni ma da oltre 15 si occupa della redazione degli ineguagliabili testi dei nostri corsi. Rossella è il pilastro della didattica nazionale ma anche un comunicatore d’eccezione. Sarà un componente fisso negli nostri cicli di aggiornamento e quest’anno il suo prezioso contributo riguarderà esclusivamente l’esame olfattivo della degustazione AIS con un intervento dal titolo: “Il profumo del vino”.

l’ultimo seminario è il 12 maggio e lo terrà il nostro presidente Antonello Maietta. Sono andato personalmente a Milano per invitarlo, con una precisa strategia di persuasione. Avevo costruito tutta una serie di argomentazioni atta a demolire le resistenza che mi aspettavo e che credevo inevitabile, dato il suo ruolo. Ma è stato lui a demolire me. Appena gli ho parlato del seminario mi ha detto: “ah, si, lo conosco, vengo volentieri a Napoli”. Sono rimasto come un idiota e felice come un bambino. Il curriculum di Maietta spaventa: entra in questo mondo giovanissimo e diventa subito un riferimento essenziale per la sua regione ed, a seguire, per tutto il mondo del vino. Non mi dilungo in dettagli che è facile reperire in rete, dico solo che avremo il piacere di ascoltare il relatore più che il presidente, che ci mostrerà un tema quanto mai interessante e attuale dal titolo: “Il ruolo del Sommelier nella moderna comunicazione del vino”. Aggiungo che il nostro presidente due giorni prima, il 10 maggio, sarà anche presso l’enoteca La Botte a Casagiove (CE) dove parlerà invece dei vini della sua regione di provenienza: la Liguria. Per chi volesse partecipare a questo ultimo evento, esterno al nostro ciclo di seminari, è necessario rivolgersi al delegato AIS di Caserta Marco Ricciardi.

Io, Giovanni Aiuolo e Giovanni Ascione crediamo molto in questo per-corso. Ci impegniamo a portare il meglio sia in termini di relatori che di vino in degustazione e, credetemi, il costo è irrisorio. Il vostro contributo è solo un piccolo sostegno a far si che questa macchina posso continuare a funzionare negli anni a venire. E di questo ha merito il nostro presidente regionale, per la fiducia che ripone in noi ed per la scelta, saggia ma non scontata, di dedicare risorse alla formazione.