Di Mauro Illiano

La storia avanza, la storia resta. Seduta su una sordida landa flegrea, in cui il silenzio fa da eco alle mute emozioni generate da visioni lunari, una minuscola cantina dona colore al paesaggio intorno. Un casolare animato da viti in sequenza, posto a pochi metri dal dedalo di vie dell’urbe, è reso vivo da uomini e donne con un grande cuore. Tutto intorno è buio e brullo, una sola luce annuncia la presenza di un convivio, la luce di Quartum, mirabile espressione del connubio tra le vigne e l’uomo.

Ad osservarne il pregio e ad assaporare i suoi frutti si sono riuniti Martedì 26 Giugno 2012, presso il Quartum Store, neonato fiore all’occhiello dell’Azienda Vinicola Di Criscio, appassionati ed addetti uniti dalla stessa passione per la curiosità e trascinati dalla voglia di scoprire quanto di buono si produca su quelle colline. L’evento ha potuto contare sull’illustre regia di Laura Gambacorta, Première Dame dell’ “eventologia”  Campana, donna in possesso dell’alchimistico dono di tramutare ciò che sfiora in oro. Al suo fianco l’esperienza ed il palato di Giustino Catalano, che si è improvvisato intervistatore per una notte, onde dare sfogo alla voce dei Pescatori puteolani. A rappresentarli la voce e l’esperienza di Antonio Chiocca, pescatore in pensione. Tante le tematiche trattate, dalla crisi del mercato ittico all’asperità di una vita in mare, passando per la diffidenza dei consumatori verso i pesci “minori”, e finendo con gli artifici che ogni giorno i venditori meno onesti mettono in atto pur di vendere il pescato.

Poi è arrivato il tempo dell’assaggio. Così, preziosa è scorsa una serata all’insegna dell’enogastronomia e del vino, fatta di sorprese, certo, ma anche di tanta tradizione. Sui banchi son transitati i piatti della cucina povera di mare, realizzati direttamente dai pescatori. Alici fritte a inebriare i commensali, e zeppole appena emerse da mari d’olio bollente, pasta con cozze e fagioli, e pasta con tonno nostrano, coppi di gamberi e vope, poi un pre-dessert fatto della sintesi tra una granita al limone e gamberetti sgusciati, per giungere al dolce griffato di Sal de Riso, un monoporzione al gusto di cioccolato ed arance. Ad affiancare i piatti la selezione di vini della famiglia Di Criscio, titolari dell’Azienda Quartum. Un Asprinio sorprendente per acidità e freschezza ad accompagnare i piatti più grassi, due tipologie di Falanghina, una classica, l’altra barriccata, poi un Aglianico rosa dai profumi intatti di frutta a completare l’abbinamento enogastronomico della serata. Ad impreziosire la già meritevole notte i distillati dell’Azienda Petrone di Mondragone (Ce). Tanti i campioni portati, da classico limoncello, al nocino, accompagnati dai più arditi liquori di rucola o di Falerno, per arrivare alla vera anteprima della serata, Mirth, un liquore al Mirto, pervenuto sul filo della sirena per sorprendere gli astanti..

Terminata la degustazione è venuto il tempo di dare appuntamento ai presenti al prossimo incontro, che si terrà al Quartum Store il 10 Luglio, e che vedrà protagonisti, insieme ai vini di Quartum, le sapienti mani dei fratelli Salvo, pizzaioli di San Giorgio a Cremano

La storia avanza, la storia resta. Lì dove un tempo furono i Romani a fare festa con luculliani banchetti, oggi questa ritualità è ancora salda. Non son bastate lune e soli a cancellare una passione, intatta nei secoli è rimasta un’identità culturale.

Quartum c’era, Quartum c’è, Quartum sarà il futuro, questo è l’auspicio dei suoi creatori, questo è il mio pensiero.

Durante la manifestazione ho avuto modo di rivolgere alcune domande a Francesca Adelaide Di Criscio, rappresentate dell’omonima Azienda. Ecco la mia mini intervista:

Come nasce Quartum

“Quartum è passione, una passione tramandata di generazione in generazione. Prima di me era mio padre, poi mio nonno a fare vino, fino ad arrivare ai miei bisnonni, che furono i primi vinificatori di Quarto. Non dimenticherò mai le giornate trascorse da piccola a giocare tra le vigne e la cantina..”

Cosa è Quartum oggi

“Quartum è nata nel 2006. L’azienda ha vissuto un re-styling completo, all’insegna del dinamismo e della modernità, senza per questo tralasciare l’importante storia di queste terre. Abbiamo avuto coraggio, se penso che nel 2006 avevo solo 21 anni quasi non ci credo che siamo arrivati fin qui”

Cosa sarà Quartum

“Quartum mira ad essere un modello per le prossime generazioni. Ciò che ci siamo prefissi è di tramandare uno stile, un’identità ai posteri. Ciò che ci auguriamo è che chi verrà dopo di noi possa continuare con immutata passione l’opera da noi intrapresa”