Di Karen Phillips

La pioggia ha smesso di cadere giusto in tempo quella domenica mattina per permettermi di fare una passeggiata veloce con Patrizia Malanga attraverso i suoi vigneti. Vigneti con una vista mozzafiato di Raito, Vietri e Salerno. E’ difficile immaginare come questo angolo di paradiso sia  stato praticamente abbandonato fino a poco più di 11 anni fa. Saranno stati forse il bellissimo panorama o la sua unicità oppure più facilmente la determinazione e  l’amore per una vera sfida i motivi che hanno spinto all’acquisto di questa proprietà, a piantare dei vigneti e a fare il vino.

Ma quali viti? Quali vini? Beh, è la Costiera Amalfitana. Si potrebbe pensare che questo sarebbe il posto migliore per file e file di grappoli di uva a bacca bianca come la Falanghina e la Biancolella. Il vino perfetto per un piatto di linguine con le  vongole veraci o di pesce cotto alla brace. Forse. Ma Malanga ha deciso di andare in un’altra direzione. I rossi… Aglianico e Piedirosso.

Sembra tutto così romantico. Acquista qualche  ettaro. Pianta alcune viti. Fai un po’di vino. Ma camminando con lei  attraverso la sua proprietà, facendo attenzione a non essere sollevata dal vento forte che incalzava, ho potuto solo immaginare quanto fosse difficile la battaglia che aveva deciso di intraprendere. L’estirpazione delle piante di vite che lei non voleva o di cui non aveva più bisogno… la lotta per conservare gli alberi di limone. E poi non avendo alcuna esperienza nel processo di vinificazione, ma solo tanta tenacia e determinazione, la decisione di affidarsi all’enologo Fortunato Sebastiano (Vignaviva) e a partire dal 2009, la scelta di lavorare con Gennaro Reale.

Malanga ha prodotto solo tre annate della sua unica etichetta il vino Ragis, 80% Aglianico e 20% Piedirosso. La prima annata con la vendemmia 2007. Dodici mesi in botti di legno. Altri 12 mesi in bottiglia. Lo stesso vale per le successive annate … lei insieme con Gennaro Reale a sperimentare la maturazione del vino in diversi tipi di  legno … alla ricerca di quella giusta combinazione.

Malanga continuava a raccontare la sua storia, mentre guardavamo il cielo. E mi accorgo che la luce solare che mi aveva salutato appena ero arrivata al cancello della proprietà adesso era scomparsa dietro la collina. Il cielo era ormai grigio. Il vento stava rinforzando un po’. Non mi dispiaceva. Mi stavo godendo la vista. Alla mia sinistra, ai piedi della sua proprietà, il Museo della Ceramica di Raito a Villa Guariglia. Un perfetto inizio la sua ultima impresa .. un diverso tipo di tour in cantina. Un viaggio che permette al wine lover di conoscere la ricca storia artistica dell’area per poi incamminarsi  tra i vigneti e sedersi a una degustazione di vini con pranzo. E se questo non è sufficiente, una bella lezione di ceramica nello studio di un amico dall’altra parte del suo vigneto.

Abbiamo continuato la nostra  veloce passeggiata  nella sua terra  avvolta dalla natura, in attesa dei prossimi progetti di ristrutturazione…

con viste più sorprendenti … Il sole si è unito a noi di nuovo.

Il sole era con noi mentre  abbiamo raggiunto il terrazzo attrezzato per il wine tasting. Il luogo dove si conclude il wine tour della cantina con una degustazione di vini, un pranzo, un po’di conversazione. Un’occasione per provare l’ultima vendemmia, Ragis 2009, continuare con il 2008 e terminare con un 2007. Apprezzare come ogni annata è diversa e parla da sola. Godendo ogni bicchiere  su antipasti e primi piatti tipici della regione.

Come il 2009, l’annata che sta sulla bocca di tutti. Comprensibilmente. Un ottimo esempio di come Aglianico e Piedirosso possono convivere bene insieme nello stesso bicchiere a tavola. Intenso…abbastanza da stare fianco al fianco di un piatto di ragù napoletano,  ma anche morbido… abbastanza per rilassarsi con un semplice piatto di zuppa di fagioli e un filo d’olio d’oliva extra vergine.

Ho guardato di nuovo il cielo.  Un’acquazzone era pronto a scatenarsi e mi ricorda che è ora di andare. Allo stesso tempo, mi invita a tornare per un’altra visita. Quando non è una giornata così ventosa. Non è così bagnata. Quando posso passeggiare lentamente tra i vigneti, invece di correre a causa del vento e della minaccia costante della pioggia. Quando posso anche visitare il museo della ceramica e provare come la mia mano dipinge la mia creazione.

Ma la cosa più importante, quando posso fare un vero wine tasting con Patrizia, magari con un piatto di pasta che lei ha preparato per se stessa …

Le Vigne di Raito

Via San Vito 9 Raito

84019 Vietri sul Mare (Sa)

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