la visita a Napoli SotteraneaDi Roberta d’Emmanuele

Appuntamento ore 18:30 al Gambrinus. Michele, la nostra guida è lì che ci aspetta, ci dirigiamo verso via S. Anna di Palazzo 52, è qui che ha inizio il percorso dei sensi nella storia di Napoli. Napoli sotterranea, ventre della città, è testimonianza del tempo che passa e dell’evolversi dei tempi. Giunti a 40 metri sottoterra, ciò che colpisce è l’opera di ingegneria idraulica dei greci utilizzata poi come rifugio durante la seconda guerra mondiale. Quelle cisterne sono state la salvezza del popolo napoletano, questi luoghi hanno ascoltato la paura e l’orrore ma, anche tante storie alcune delle quali sono incise su quelle mura come il dramma di un uomo ferito dal tradimento di una donna, l’esaltazione della donna, lo schema tattico di una partita di pallone, la data di nozze di una coppia di giovani sposi. Il nostro percorso continua nei cunicoli tra le cisterne, poi al buio ci abbandoniamo ad un silenzio che ormai Sassicaia Undergroundnon appartiene più ai nostri tempi. Il corpo si rilassa, il cuore rallenta, i nostri sensi sono pronti per la degustazione del Sassicaia 2007, Tenuta San Guido. Il Sassicaia non è un vino come gli altri, è un corpo unico di profumi, la ciliegia, la mora, il ribes, il pepe, il cuoio si muovono insieme. Poi il passaggio in bocca, la prima sensazione è una freschezza immediata, immensa ed anche qui il Sassicaia si muove in un corpo unico che lascia memoria di sé con una lunga persistenza ed intensità. Un tannino fine ed elegante ci accarezza. Tutto questo è il Sassicaia. Questo percorso ha toccato i nostri sensi ed il cuore. Poi ritorniamo alla superficie via Chiaia N 216, nella Napoli di oggi. Ci dirigiamo verso l’osteria il Gobbetto che ci accoglie con parmigiana di melanzane, zucchine, friarielli, ciurilli, mozzarella, pasta e patate, penne alla genovese, spaghetti con il soffritto, babà il tutto accompagnato da un Piedirosso dei Campi Flegrei delle Cantine Federiciane, da tante chiacchiere e risate.