Nicola Venditti e Michele ArmanoDi Antonella Orsini
Condividere il cibo favorisce l’incontro, il dialogo e la gioia dello stare insieme.”….

Questo il messaggio di Slow Food per il brindisi di Auguri alla cena presso la Cantina di Sica al Vomero, un locale davvero grazioso, rustico chic, la sala interna ha un magnifico soffitto a volte, atmosfera accogliente e grandi tavoli apparecchiati per favorire la convivialità.
Ho avuto il piacere di incontrare il produttore Nicola Venditti, de l’Antica Masseria Venditti di Castelvenere, e avere la possibilità di fare una degustazione guidata con i vini in abbinamento al pantagruelico e tradizionale menù di Natale.

Antipasti
Zuppetta di fagioli di Controne e castagne di Poliart Montella
Pizza di scarole, pizzelle, montanare e scagliuozzi.

Primi
Minestrella Maritata con Torzelle e Scarurelle
Sartù di riso con salsiccia rossa di Castelpoto

Secondi
baccalà fritto con verdurine croccanti
Pignatiello di Calamarielli e Seccetelle con crostini di segale
Insalata di rinforzo con papaccelle napoletane.

Frutta
Mandarini e melone di Domenico Natale
Frutta secca assortita.

Dolci
Struffoli e pastiera
Susamielli Raffiuoli e Roccocò.

Questi i vini scelti:

Marraioli Aglianico del Beneventano “Antica Masseria Venditti”
Simbiotico “Oppida Aminei” (Fiano del Sannio)
Spumante Moscato Arduini.

Il BrindisiIl Marraioli Aglianico Doc rosso, come tutti i vini della Masseria Venditti, sono ottenuti da agricoltura biologica con certificazione AIAB. Uve Aglianico 100% clone autoctono. Un Aglianico di grande eleganza, di un bel colore rosso porpora, secco, sapido , fresco, si beve piacevolmente nonostante la nota alcolica.
Nicola Venditti ci ha consigliato di degustarlo sulla zuppa di fagioli di Controne e castagne e di confrontarlo poi con il Simbiotico (Fiano del Sannio) per aiutarci a capire quale fosse il migliore abbinamento cibo/vino. Personalmente ho preferito l’Aglianico, ma grande curiosità ha suscitato in me il Simbiotico.

minestra maritata“Il termine – racconta l’enologo Francesco Iacono nelle sue presentazioni – sta ad indicare la relazione che si instaura tra due individui di specie differenti, tesa ad un beneficio reciproco o di uno almeno dei partner, senza che l’altro ne riceva danno. Simbiosi perché lo spirito del progetto incarna ciò che l’uomo dovrebbe fare in totale coerenza con la natura, facendosi guidare dall’obiettivo di mantenere questo rapporto simbiotico con tutto quello che lo riguarda. Per farlo durare nel tempo”. Un progetto, dunque, che tende a sviluppare una viticoltura ed enologia in simbiosi con l’ambiente, riducendo a mano a mano tutti i prodotti di sintesi (anche la solforosa in cantina), utilizzando in cantina esclusivamente energia solare. Dosaggio zero, evitando gli sprechi.
Il Simbiotico è fatto prevalentemente di uve Fiano, Greco ed altre uve bianche del territorio. Si presenta fresco e floreale , bella sapidità e grande personalità, in abbinamento perfetto con il baccalà fritto , immancabile presenza nella cena della tradizione Campana.

Sulla pastiera e gli struffoli, calici di Spumante Moscato Arduino, riempiti più volte, hanno suggellato gli Auguri mentre la serata volgeva al termine con una simpatica mini lotteria, organizzata da Pino Mandarano Fiduciario Slow Food Napoli, con premi gastronomici di vino e piennolo. I numeri estratti sono stati in sequenza 49 55 13 e secondo tradizione andrebbero giocati. Buon Natale a tutti.