Gay OdinGay Odin, solo pronunciarne il nome è sufficiente a farci venire l’acquolina in bocca.
La famosa fabbrica di cioccolato risalente a fine 800 è, nell’ immaginario di tutti noi golosi, un mondo incantato in cui ogni cosa diventa di cioccolato, anche i pensieri…Varchiamo la soglia delle sue bellissime botteghe old style col sospetto che le pareti siano delle quinte che nascondono foreste fondenti, prati di cremini al pistacchio cosparsi di ghiande, noci e cozze ripiene, fiumi, rivoli, ruscelli di cioccolato che sfociano direttamente nella nostra bocca.Restiamo all’erta, in attesa di scorgere nel retrobottega o al di sotto del bancone qualche folletto stile Oompa Loompa che custodisce gelosamente il segreto della bontà a cui nessuno sa dir di no: il cioccolato.
Gay Odin avrà uno spazio dedicato all’interno di Eccellenze Campane e chissà che uno dei suoi folletti non decida di uscire allo scoperto per ricevere tutta la nostra riconoscenza…

Luciano Di MeoMangiare alla Masseria dei Trianelli di Luciano di Meo è come fare un viaggio a ritroso nel tempo alla riscoperta di quei sapori che giacciono sopiti nella nostra memoria.
Nei suoi piatti c’è tutta la conoscenza dei suoi antenati tramandata dai genitori ai figli come ha fatto nonna Cecilia, la madre di Luciano, con suo figlio; dagli antipasti di salumi provenienti dalla lavorazione del famoso pelatello (suino di razza Casertana) alla “menesta ammaritata”, dal ragù al caciocavallo, questo viaggio vi condurrà, tra passato e futuro, in un posto lontano e speciale, ma intimamente e profondamente familiare.