Di Roberta Porciello
Trascorsi 3 anni, 43 lezioni, 116 bottiglie stappate….ed ora decidiamo noi…in una location d’eccezione come eccezionale è stata questa classe AIS, ci siamo divertiti ed abbiamo studiato TANTO. Siamo in trasferta, abbiamo lasciato la classica stanza del Hotel Renaissance per le boutique del vino e non solo. Oli, birra, tè, cioccolato, formaggi….insomma “ se questo è il mondo dei balocchi…. Noi siamo tutti Pinocchio!”. Accogliente e affascinante è l’Enoteca “La Botte” a Caserta : tappa obbligatoria per gli amanti del gusto. Ci hanno aperto le porte della sala degustazione Enzo e Marco Ricciardi per la “fatidica” Cena di fine corso, un’ esperienza didattica unica. Tre tavoli, quattro portate, quattro vini da abbinare, due tipologie di pane, una tavola imbandita in maniera impeccabile ma specialmente uno chef d’eccezione il patron Enzo Ricciardi. Come antipasto tre assaggi “Robiola di Roccaverano in foglia di limone”; “Involtini di lardo magro di Patanegra”; “Crostino con purea di fagioli con capperi di Pantelleria e peperone crusco di Senise”, su sfondo bianco con caratteristiche cromatiche che, oltre ad esaltare le qualità delle materie prime, concorrono a renderle appetitose. E qui, carta dei vini in mano, s’ inizia la discussione dal tavolo dovrà uscire un solo vino che riesca ad essere il più possibile in armonia con i tre assaggi e le loro diverse caratteristiche. Sono stati scelti : un Gran Cuveè Metodo Classico brut Pinot Nero Travaglini, abbastanza armonico come abbinamento per l’antipasto anche se peccava sulla Robiola di Roccaverano, formaggio DOP piuttosto grasso a pasta cruda; un Franciacorta Brut Prestige Ca’ del Bosco e Franciacorta Blanc de Blancs Cavalleri. Primo piatto : lo chef ci ha proposto una Polenta concia con gorgonzola, burro di Normandia e salsiccia di Agerola sbriciolata, la spiccata tendenza dolce della polenta e del burro ci hanno un po’ deviato!, partiti con il piede giusto, almeno sulla carta, con un Valtellina Superiore Inferno ci siamo poi orientati su un bianco come lo Chardonnay 2012 Jermann (che per noi non era per niente male…) e così anche le altre due squadre hanno scelto un bianco: per il primo tavolo uno Chablis Premier Cru Vaillons 2010 William Fevre e il terzo tavolo un Riesling 2011 Scholoss Rheingau. Bacchettati per le scelte non perfettamente riuscite siamo carichi per il piatto di mezzo : una classica ricetta casertana (ci vorrà mica il Pallagrello Nero o il Taurasi?) “agnello laticauda” in crosta di pecorino stagionato al Matese e Patate sabbiate al forno con aromi; per noi un Pinot nero 2012 di Cantina di Terlano, per il primo tavolo un Taurasi 2005 Lonardo Contrada di Taurasi e per il terzo tavolo Sabbie di sopra il bosco 2011 Nanni Copè; solo una mezza vittoria per noi ma, anche per questo abbinamento, come per l’antipasto vince il primo tavolo. Ultima portata il dolce : Crostata di mele annurche di Valle di Maddaloni con zucchero a velo e cannella, noi toppiamo con un Auslese Kracher 2010, il primo tavolo opta per un Moscato di Terracina meritandosi la vittoria e il terzo tavolo si consola con un Chateau Gravas Sauternes 2010 (che non c’entrava nulla come candidamente hanno ammesso ma la scelta era giustificata dalla curiosità di provarlo…). Onore ai vincitori quindi, brindiamo a loro ma anche a noi ma specialmente a tutta la “banda” con lo scettro della vittoria una magnum di Brunello di Montalcino Col d’Orcia 2008.
Grazie alla Famiglia Ricciardi e specialmente GRAZIE AIS!
Foto di Antonella Orsini
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