DSC_9371Di Roberta Porciello
Si riparte con il “Guappa tour” per la prima tappa napoletana; dalla città, da quella Napoli “bene” che, tra i vicoletti di Chiaia, nasconde piccoli scrigni di eccellenza campana. Siamo nel “salotto della mozzarella”, così raccontato dalla giornalista Laura Gambacorta, tale descrizione cade a pennello, per un posticino accogliente e familiare. Ci ospitano Salvatore Maresca, Vincenzo Guarino e Dino Moxedano nel loro “Muu Muuzzarella Lounge”, un locale innovativo che vede la mozzarella di bufala campana DOP regina del menù; non potevano scoprire posto migliore per presentare il Guappa: l’unico liquore al latte di bufala campana DOP di Antica Distilleria Petrone. Un menù ad hoc realizzato e ideato dal resident chef Danilo Viola: giovanile, originale e brioso; iniziamo con un “latte da mordere, mozzarella da bere”, shottino di Guappa con bocconcino di Mozzarella di Bufala campana DOP: un boccone succoso dato dalla mozzarella successivamente avvolto dall’abbraccio vellutato e alcolico del liquore. Ancora circondati dal gusto del Guappa legato alla mozzarella, rimaniamo incantati nel vedere la realizzazione del piatto in diretta : affascinate e ammaliante come in una danza lo chef compone gli elementi, dosandoli ci racconta del “Tortino di baccalà alla vicentina ripieno di mozzarella di bufala campana Dop mantecato con Guappa, su di un letto di patata viola con fiori eduli e basilico”. DSC_9365E qui gustiamo un boccone cremoso dai sentori aromatici e un finale di nocciola, dato dalla patata, un bel gioco di  concordanze che porta a casa il risultato. Per finire una chicca, tutto il gusto della cheese cake racchiusa in un “boccacciello”  con formaggi, ricotta di bufala e le nuance alcoliche del Guappa adagiati su di un letto di croccante biscotto anch’esso dal sentore alcolico. Una nuvola di leggerezza briosa che ci porta a confermare che “ MU è un’esperienza unica” e con l’accoppiata assieme al Guappa diventa superba.

Andiamo via preservando il più possibile il gusto del Guappa e pensando che ci vorrebbero più giovani così!