10422223_10205179064947413_3618042257709739292_nDi Stefania Zona
Grande successo per la prima edizione del Meeting del vino campano, tenutasi a Castellamare di Stabia il 23/24 novembre scorso, che ha visto la partecipazione di numerosi eno-appassionati e operatori del settore enogastronomico.
“Castellamare aveva bisogno di essere rivalutata come sede per eventi di questo tipo, oltre che essere una splendida cornice è anche un punto di snodo che congiunge la penisola sorrentina e Napoli.” spiega Emanuele Izzo, neo delegato AIS penisola sorrentina, il quale ha collaborato, coadiuvato anche dalla presidente AIS Campania Nicoletta Gargiulo, con Stefano Fontanella ed Elisabetta De Caro di Comunicazione ed eventi alla realizzazione della kermesse.
Circa quaranta le aziende presenti, passando da grandi certezze come Feudi di San Gregorio a piccole ed emergenti cantine come Fontanarosa.
L’obiettivo della manifestazione era la valorizzazione delle varietà di realtà e identità della cultura enologica della nostra regione e a parer mio è stato raggiunto pienamente: i partecipanti infatti avevano la possibilità di fare un viaggio nel bicchiere attraverso i territori campani che, seppure poco distanti fra loro, sono profondamente diversi.
Tra le esperienze più interessanti in degustazione c’è sicuramente Oi Nì, fiano di Tenuta Scuotto che regala emozioni e suggestioni a ogni assaggio, il greco di Cantina dell’Angelo, perfetta istantanea “minerale” del territorio di Tufo con il suo sottosuolo ricco di zolfo (didattico e affascinante poter toccare con mano alcuni campioni di roccia) e il fiano di Cantina del Barone, naso sottile e bocca elegante.
Da segnalare anche casi curiosi e un po’ fuori dal coro come Sfiz and soda, un wine mixed a base di Gragnano, soda e pesca, proposto da Il Poggio delle Baccanti, e il vino liquoroso Don Fa’ di De Beaumont, un rosso particolare ottenuto da uve Aglianico e Barbera che, dopo la vinificazione, viene aromatizzato con le foglie di una varietà di amarene reperibili solo in terra d’Irpinia.
Il primo meeting del vino campano si è rivelato un evento piacevole e interessante, che speriamo sia destinato a ripetersi nel tempo e perché no magari ampliato.

In bocca al lupo!