Siamo stati a pranzo da Salvatore Cautero una piccola, ma celebre bottega napoletana che sopravvive ai grandi supermercati e centri commerciali, portando avanti il valore del buono e genuino solo grazie alla dedizione nel lavoro e l’amore per la propria città di un napoletano DOC.
Nascosta, ma come “l’isola che non c’è” solo agli occhi di chi non la conosce, ai lati di via Salvator Rosa nel cuore di Napoli, si trova la casa del buono, una piccola bottega gestita da quattro generazioni dalla famiglia Cautero. Pronto ad accogliervi col suo sorriso e la sua inconfondibile risata, troverete Salvatore il vulcanico proprietario, meglio conosciuto anche come le charcutier (tradotto ‘il salumiere’). Sempre più incontenibile, ormai ce lo invidiano già i cugini francesi, che lo hanno invitato recentemente al Salon Vinitech di Bordeaux, dove ha stupito tutti facendogli assaporare alcune delle sue selezionatissime bontà. Prima che ce lo rubino definitivamente, siete ancora in tempo per fare una visitina a questa piccola realtà, che dal grigiore metropolitano vi catapulterà in un’oasi fatta di intensi colori e odori, che fanno da preludio agli altrettanto intensi sapori che vi aspettano, dove potrete prendervi una pausa gustosa da una giornata di lavoro, per ricaricarvi e rifocillarvi dando, come si suol dire, una botta di vita al proprio palato. 
Prima di andare via è tradizione scattare un selfie, di cui lo charcutier è ormai un abile maestro, ma anche portarsi via un cimelio del tempio del buono, magari un bel regalo con cui stupire parenti e amici, ma anche semplicemente qualcosa per viziarsi un po’.
Non si può fare a meno di essere attratti da questo luogo, perché come dice saggiamente Salvatore “il Buono…attrae!”

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