Cripta ianuario ori FB2-1.jpgCripta Ianuario
19 settembre 2015 ore 19,00 ! Via dei Tribunali 138, Napoli | tribunali138, spazi della fotografia
in collaborazione con Istituto italiano per gli studi filosofici | Associazione_Nòos.

L’ebbrezza di un’arte ironico-devozionale

Così recita il promo:
In una piccola cappella profana in cui entrare a testa bassa avverrà, nel SUO giorno, la vinificazione del sangue di San Gennaro, ammiracolo del busto santo Rosso Ianuarius di Lello Esposito, nella Cripta di tribunali138 sottostante la cappella al santo consacrata, attraverso un esultante percorso devozionale, scandito da 5 antichi vini d’avvicinamento, affinchè la mente passi dallo stato solido (sensoriale) a quello liquido (emozionale). Bottiglie sovracriptiche pendenti dalla volta della cripta indicheranno la via della ricostruzione: Napoli e Campania ferox alla ricerca di un restauro etico e consapevole, ci offriranno 5 calici per meditare durante l’evento

Un’operazione voluta dal fotografo reporter Luciano Ferrara titolare del laboratorio-location, insieme all’art director e wine communicator Ferdinando Polverino De Laureto col chiaro intento di creare un “contromiracolo” più emozionale che religioso, la cui valenza risiede nella lettura ironica ma consapevole di un fenomeno di massa legato alla tradizione attraverso sia l’esposizione artistica, sia la creazione di un evento rituale sicuramente pagano nel suo esplicitarsi, ma nel contempo rispettoso delle motivazioni originali. Il vino come simbolo ematico e come apportatore di stimoli emozionali qui diviene protagonista quasi sacro, caricato di valori legati alla comune storia territoriale e anche alle proprie caratteristiche ampelografiche. Per un pubblico colto, ma desideroso di happening giocosi e insieme meditativi.

Vini di avvicinamento_Ferdinando Polverino De Laureto
La falanghina, il sostegno, simbolo di elevazione della terra:
Falanghina del Sannio Sant’Agata de’ Goti DOC 2013 Mustilli
Una catalanesca del Vesuvio apportatrice di effluvi effusivi:
Katà, Catalanesca del Vesuvio IGT 2013 Cantine Olivella
Un aglianico, spirito evocante la nostra comune radice mediterranea:
Grave Mora Aglianico del Taburno DOC Fontanavecchia
Un greco, rosso travestito da bianco, dello stesso spirito:
Greco di Tufo DOCG 2008 Cantine Calafè
Un pallagrello, perchè ciò che è tondo insegna a tornare su se stessi:
Castello delle Femmine 2012 IGT Terre del Volturno Rosso Terre del Principe

Saranno presenti rappresentanti delle aziende.
Insieme, il corroborante antico piacere dei Taralli caldi “nzogna e pepe” Leopoldo Infante.

“Rosso Ianuarius”_ Lello Esposito
Scultore e pittore da circa trenta anni, lavora sui simboli della città di Napoli: Pulcinella e la sua maschera, l’uovo, il teschio, il vulcano, il cavallo, San Gennaro e il corno nelle varie possibili metamorfosi. Una ricerca che nel tempo gli ha permesso di sperimentare scultura e pittura realizzando un’evoluzione di significati, di dimensioni e di tecniche artistiche.
“ignoto a me stesso” 30 minuti per raccontarsi_Luciano Ferrara: fotoritratto con voce: parole in libertà dietro e davanti una Leica M2. Le foto-sequenze saranno registrate su nastro magnetico, di cui un fotogramma 30×40 sarà stampato su carta baritata ai sali d’argento.
aov#nap 19″, dal ciclo “altrovunquenapoli”_Raffello Eroico
“Ho appena detto fine alla trentesima delle 30 tele di jeans ed ora mi volto a riguardarle oscillando in vago equilibrio teso sul cupo sconforto… Per quasi un mese ho rincorso l’altrovunque napoletano sbracciando tra segni e significazioni, fuggendo i simboli ed appoggiandomi alle memorie confuse ai margini del visibile, rovistando tra sensazioni e sensi all’ombra di forme vestite, spogliate e ancora rivestite di storia e di storie”
01_officina reporter_tribunali138_Aporema si propone come un laboratorio di tutto ciò che accade nella migliore produzione in ambito fotografico nel nostro territorio campano, nazionale e internazionale. Il titolo di questa prima edizione è: “guardare per riguardare”. Qui il leitmotiv affronta quel principio di rinnovato bisogno, al quale noi pensiamo che la nostra terra necessita: essere guardata con riguardo.