dsc_0809Di Roberta Porciello

Valorizzare un territorio e le sue peculariarità, non è solo un esercizio dialettico, non è portare avanti se stesso, è condividere, raccontare e descrivere anche quando non si è il solo protagonista…

Ciro Coccia, ormai bandiera della zona flegrea, e la giornalista Laura Gambacorta hanno ideato e organizzato una serata alla scoperta delle eccellenze flegree e non solo. Siamo alle Stufe di Nerone per “La fortuna dell’Imperatore”. Un percorso libero di degustazione nell’accogliente giardino delle Stufe con il piacevole sottofondo della musica jazz del gruppo degli Indiziati che ci ha fatto compagnia mentre giravamo tra i banchi d’assaggio. Siamo partiti, doverosamente, dal patron della serata, Ciro Coccia che ci ha deliziato con le sue pizze e con i suoi mitici fritti;dsc_0850 poi è stato il turno dei piatti di mare con i due locali flegrei: Cheffò con lo chef Marco Romano e Tuna Restaurant di Alessandro Costigliola. L’angolo dei formaggi era a cura di Sogni di Latte in abbinamento ai grissini e i pani del Panificio Malafronte; un plauso per i finger dello chef resident Vincenzo Ciuffo (…non mangiavo una caprese così da anni). Stop obbligato, con tanto di bis e tris, per i piatti preparati da Francesco Veneruso della Macelleria Veneruso, in cui sperimentazione, studio e passione si fondono per dare via a preparazioni veramente sublimi. Abbiamo combattuto l’arsura estiva con l’acqua Ferrarelle, mentre le birra Menabrea e la Falanghina dei Campi Flegrei delle Cantine di Criscio hanno soddisfatto il nostro bisogno etilico. Nocciole e fragoline per i dolci e i gelati di Mennella e dopo il caffè Spirito, con due miscele prelibate: Libero e Fort; e  infine un ammazzacaffè firmato Antica Distilleria Petrone.

Una carrellata di gusto, una serata tutta da godere: evviva i Campi Flegrei, evviva le eccellenze campane.