Di Massimo Sacco Vinoglocal
Grazie alla volontà di Marco Starace, brillante patron della manifestazione Vinischia, Tommaso Luongo, delegato Ais Napoli, e di Antonio del Franco, Presidente Ais Campania, siamo partiti alla volta di Ischia per celebrare questo gemellaggio tra le due Associazioni di sommeliers.Il nostro gruppo era composto da: Bruno Scavo, Presidente dell’ASM e Vice Tesoriere ASI, Jean Pallanca, Presidente Onorario e delegato ASI, Patrick Guitierrez, Segretario ASM e Maitre sommelier allo Sporting, Gerard Veyrat, Chef sommelier del Montecarlo Bay hotel, Brigitte Leloup, Vice Presidente dell’Associazione Sommelier europea ed infine Gennaro Iorio, il brillante napoletano doc, da anni trasferitosi a Montecarlo, dove è capo della splendida cantina della SBM, considerata una delle più belle del mondo. Siamo partiti in mattinata da Genova, per arrivare verso le 12 ad Ischia, dove ci aspettavano Marco, Tommaso ed Antonio, i quali subito, ci hanno portato verso l’interno dell’isola, dove abbiamo iniziato la visita di 3 aziende: Casa d’Ambra, Giardini Arimei e Pietratorcia.Ischia era nota per il suo vino sin dall’epoca Greca, come dimostra il ritrovamento della coppa di Nestore, con incisioni che parlano della bontà di questo nettare e di cui la leggenda narra che chiunque bevesse da questo calice, si sarebbe innamorato della Dea Afrodite; dopodiché i Romani, anche loro amanti del buon vino, chiamarono l’isola addirittura “Aenaria”, ovvero terra del vino. Dopo un periodo di assopimento l’isola sembra, ora, avere ritrovato la sua vocazione vinicola, grazie anche a personaggi come il compianto Corrado D’Ambra, (il primo ad avere ricreduto nelle possibilità del vino ischitano), alle nuove aziende che hanno seguito le orme di Corrado e ai nuovi investitori come i fratelli Muratori della Franciacorta. L’isola ha un suolo composto da tufo verde, colore determinato dall’origine tettonica del territorio, che ha fatto sì che il fondale marino riemergesse, dando forma all’isola, ed ancora oggi non è difficile trovare conchiglie in mezzo ai vigneti. Il microclima è anche importante nel determinare l’aromaticità di queste splendide uve locali che sono, per i vitigni bianchi: Biancolella e Forastera, con piccole percentuali di uve di origine antica, come uva Rilla e Coglionara, mentre per i rossi, viene utilizzato quasi esclusivamente il Piedirosso (chiamato sull’isola Per’ é Palummo, in riferimento al colore rossastro del raspo che assomiglia alla zampa di piccione), oltre a piccole quantità di Guarnaccia.All’arrivo al porto di Ischia siamo stati ricevuti dagli alunni della scuola alberghiera dell’isola, che con professionalità e gentilezza ci hanno accompagnati in questo primo giorno, descrivendoci le bellezze e le particolarità del territorio. Marco Starace ha avuto un’idea meravigliosa e degna di nota nell’organizzare Vinischia: ha associato la preparazione culinaria e l’abbinamento dei vini ad una vera e propria regata velica.E’ stata chiamata cooking cup e ognuno dei circa venti equipaggi era affiancato da un allievo della scuola alberghiera, che doveva preparare una ricetta culinaria a bordo della barca impegnata nella sfida velica e a ogni scafo, era stato dato il nome di un vitigno campano, di cui si sarebbe esaminato l’abbinamento con il piatto preparato. Sia la regata, che la preparazione del piatto, erano importanti per determinare il vincitore della cooking cup, infatti, contavano entrambi al cinquanta per cento: chi era bravo come skipper nella sfida velica, poteva vedere annullato o diminuitio il suo vantaggio in relazione alla prova culinaria. L’Associazione Sommeliers di Monaco ha messo in palio per il vincitore uno stage di cucina ed uno di sala presso il prestigioso Hotel de Paris a Montecarlo

Pubblichiamo sul nostro sito la prima parte del report che l’amico Massimo Sacco-nella foto-(blogger e Chef Sommelier Hôtel Fairmont Monte-Carlo – Restaurant L’Argentin nonchè candidato AMS al Campionato del Mondo che si è tenuto a Rodi nel 2007) ha dedicato alla due giorni ischitana nell’ambito  del gemellaggio tra l e l’Ais Campania e l’ Association Monégasque de la Sommellerie