Di Franco De Luca

Di sicuro avrà influito l’ingresso libero per una manifestazione gastronomica tenutasi presso la Mostra d’Oltremare, erano anni che non si osservava un fenomeno del genere, un avvenimento davvero inusuale, c’è chi ha espresso un desiderio. Tuttavia il successo di Terra Felix non può essere relegato solo a questo. Dal venerdi 4 al martedi 8 dicembre è stato un crescendo di visitatori e questo accade di solito quando funziona il meccanismo del passaparola. D’altra parte il passaparola si sviluppa solo se, in maniera naturale e spontanea, si sente l’esigenza di comunicare agli amici l’esito felice di una passeggiata, la soddisfazione di aver trovato un ambiente interessante e formativo su uno degli argomenti più suggestivi e trainanti degli ultimi anni: la qualità a tavola. La fiera è stata molto ricca ed ha permesso di spaziare tra i vari angoli della “tavola”, che in questo caso erano molto più di quattro. L’ AIS Campania ha fornito il suo sostegno allo speciale evento guidando una serie di degustazioni che si sono tenute presso lo spazio Winebar dell’ Enoteca Regionale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. Lo stand era davvero interessante, si presentava in una architettura originale ed intrigante che ha immediatamente rapito tutti i visitatori. Opera di una giovane architetto messicano era sobria nelle linee ma nello stesso tempo vivace nei colori: bicchieri di ogni foggia sospesi nell’aria, sedute formate da fisarmoniche di cartone (in realtà cartoni filtranti per vino…), tavoli di carta con piani di plexiglas , panche di legno grezzo e sgabelli alti, conferivano calore e praticità all’ambiente. Inoltre, sulle paretine perimetrali ed in esposizione permanente, erano collocati i vini campani divisi per provincia ed ad una delle due estremità c’era il banco di degustazione dove era possibile naturalmente assaggiarli. Il servizio è stato magistralmente gestito da due sommelier isolani, Iris Romano delegata AIS Ischia e Tommaso Mascolo. Il banco funzionava in alternanza con le due degustazioni quotidiane previste, precisamente alle 12:30 ed alle 18:00, guidate da degustatori AIS Campania e legate alle varie anime enologiche campane con particolare riferimento alle “Strade del Vino”. Ecco come si sono svolte: Ha inaugurato il programma, venerdì 4 dicembre alle 18,00, Marco Starace che ha degustato una selezione dei vini d’Ischia a cura dell’ Associazione Strade del Vino e dei Sapori Isola d’Ischia. Sabato mattina è stata la volta dell’Enoteca provinciale di Salerno e dell’Associazione Strada del Vino Cilento Sapori e Storia rappresentata dal delegato dell’AIS Costa d’Amalfi Antonio Amato. Nello stesso giorno ma alle 18 invece si è parlato dell’Associazione Strada del Vino del Vesuvio e dei Prodotti Tipici Vesuviani con il delegato AIS dei comuni vesuviani Pasquale Brillante. Il connubio vino-territorio è così andato avanti nei giorni a seguire. Domenica 6 dicembre in particolare sono stati di scena i Campi Flegrei, con una degustazione a cura dell’ Associazione Strada del Vino Campi Flegrei e del Consorzio guidata dal delegato AIS Napoli Tommaso Luongo ed a seguire, alle 18:00, chi scrive ha invece guidato la degustazione vini della provincia di Avellino a cura dell’ Enoteca di Taurasi.

Siamo così arrivati a lunedì, alle 12:30 Maria Sarnataro, delegata dell’AIS Cilento e Vallo di Diano, ha guidato la degustazione dei vini della penisola sorrentina e della costiera amalfitana a cura dell’ Associazione Strada del Vino e dei Prodotti Tipici della Penisola sorrentina e dell’Associazione Strada del Vino Costa d’Amalfi. Alle 18:00 invece è stato il turno di Caserta con la degustatrice AIS Tonia Credendino che si è occupata della degustazione dei vini di Caserta a cura dell’Associazione Strade del vino del Vino in Terra di Lavoro. Infine martedì 8, ultimo giorno, prima Michela Guadagno guida la degustazione dei vini a cura delle Donne del Vino, successivamente ha concluso Gianni Aiuolo con la degustazione dei vini della provincia di Benevento a cura dell’ Associazione Strada dei Vini e dei Prodotti Tipici Terre dei Sanniti. Ogni degustazione prevedeva la partecipazione massima di venti prenotati. Tuttavia in ognuna delle suddette occasioni si sono formate folle di persone che pur non avendo possibilità di partecipare all’assaggio restavano comunque ad ascoltare mostrando grande interesse e voglia di saperne di più. Questo non sorprende chi si è trovato spesso ad effettuare degustazioni “popolari”, d’altra parte i corsi continuano ad essere affollati ed alta si mantiene la curiosità nei confronti della nostra associazione e, più in generale, nei confronti di questo mondo. Eppure, questo tipo di evento potrebbe, ad un’analisi superficiale, apparire come un esercizio a basso livello informativo. È naturale che quando si parla ad una platea così eterogenea bisogna affrontare l’argomento in maniera molto generale, illustrando soltanto i concetti base dell’analisi sensoriale, ma è pur vero che poche cose gratificano come il riconoscere la scintilla della curiosità accendersi negli occhi di chi ci ascolta. Fortunatamente oggi viviamo tempi in cui, differenza di alcuni anni fa, c’è una grande attenzione sulla promozione di vini e aziende, la macchina informativa ormai è ben avviata e sono sempre più numerosi gli eventi a cui siamo chiamati a partecipare. Ma chi di voi non ha notato che alla fin fine si è più o meno sempre gli stessi? Bisogna amaramente ammettere che la maggior parte di queste occasioni di promozione si riducono a veri e propri raduni tra amici che condividono lo stesso interesse, ritrovi per i soliti enoappassionati che vagano di manifestazione in manifestazione, di comune in comune, in giro come anime perse per la Campania. Invece sarebbe veramente auspicabile che l’obiettivo principale col tempo divenisse sempre più “aprire” questo comparto al mondo esterno. Rare sono le occasioni che si possano presentare i vini della nostra regione, nella loro sempre crescente qualità, a coloro che ancora mostrano lacune e sospetti verso questo settore che noi sappiamo essere invece pulito e vivace, corretto e stimolante. E allora ben vengano le iniziative dell’Assessorato all’Agricoltura , che intende arrivare alla gente, che vuole presentare i gioielli ai legittimi proprietari i quali spesso ignorano la fortuna che si trovano a possedere. Noi degustatori dell’AIS Campania saremo felici di alternare degustazioni tecniche e maggiormente professionali a “chiacchierate” semplici e leggere se il fine è quello di abbattere luoghi comuni e stimolare il senso critico dei consumatori per insegnare loro a percorrere le vie che portano alla qualità. Perché la ricchezza della Campania è di tutti, ma ancora troppi hanno bisogno di essere educati in tal senso.