Di Karen Phillips

Così mi son seduta lì, una sera di venerdi. Circondata da alti pilastri rivestiti di maiolica. Pilastri che orgogliosamente mostravano le uve autoctone della regione Campania, Falanghina, Aglianico, Piedirosso …

Sopra di me, un pergolato molto verde, ricco di grappoli pesanti con le uve quasi pronte per il raccolto in autunno.

E di fronte a me … cinque bicchieri. Cinque bicchieri di vino pronti per Il Palio della Barbera Contadina, una degustazione di vino dedicata alla Barbera del Sannio. Cinque bicchieri pronti per cinque vini di piccoli produttori locali. Ero pronta per gustare la vera “roba locale”. Vino fatto da i contandini di Castelvenere: Mario Verrillo, Anna Verrillo, Salvatore Romanelli, Barbato Romanelli and Filippo Simone.

Luciano Pignataro (Luciano Pigataro Wine Blog, Vino Slow Food Campania), Mauro Erro, (enotecario, Il Viandante bevitore), e Pasquale Carlo (presidente Pro Loco Castelvenere) ci ha guidato attraverso questa degustazione casual e rilassata.Mentre i vini sono stati versati, non ho potuto fare a meno di notare il colore rosso rubino scuro. Un rosso così profondo, quasi ipnotico, che ti invita a prendere il bicchiere e lentamente portarlo al naso …. Così ho fatto.

Ed è stato accolto da un’ esplosione di aromi gradevoli … frutta, spezie, chinotto. Questo profumo, in quattro su cinque dei bicchieri è stato estremamente piacevole, accogliente. Ma forse un po’ ingannevole…é arrivato il momento di gustare.

Il Barbera del Sannio non è dolce come i profumi possono portare a credere. I vini che abbiamo provato erano asciutti, armoniosi, con quasi nessuna traccia di tannini. Sono facili da bere, facili da godere.

Abbiamo discusso su come è possibile abbinare questo vino. Ho ascoltato e concordato su come questo sarebbe perfetto con una lasagna, pasta e fagioli, o parmagiana di melanzana. I piatti che richiedono un rosso, ma non desiderano l’Aglianico, sia Taurasis che Falerno, che possono essere troppo potenti. Anche il pesce avrebbe il piacere di sposarsi con questo vino. I tannini morbidi lo avrebbero abbracciato e non sopraffatto.

Questa degustazione tenutasi nel chiostro di Piazza Municipio è stata interessante e molto formativa. Una degustazione che mi ha fatto vedere un altro lato della Campania. Una degustazione che mi ha lasciato con la curiosità di saperne di più sulle origini di questo vitigno, il suo processo di vinificazione, e con la voglia di una passeggiata attraverso i vigneti …

Una degustazione che mi ha introdotto al Barbera del Sannio.

Piacere di conoscerti.

E non vedo l’ora di vederlo di nuovo

English Version

So there I sat, one Friday evening. Surrounded by tall ceramic tiled pillars. Pillars that proudly displayed the grapes from the Campania region; falanghina, aglianico, piedirosso…

Above me, long green vines rich and heavy with grapes almost ready for the fall harvest.

And in front of me…five glasses. Five wine glasses ready for Il Palio della Barbera Contadina, a wine tasting that would introduce me to Barbera del Sannio. Five glasses ready for five wines from small local producers. Contadina means farmer in Italian, so we would taste the real local stuff. Wine made by the residents of Castelvenere, a town in the Benevento province; Mario Verrrillo, Anna Verrillo, Salvatore Romanelli, and Fillipo Simone.

Luciano Pignataro (Luciano Pigataro Wine Blog, vino Slow Food Campania), Mauro Erro, (sommelier, il viandante bevitore), and Pasquale Carlo (Pro Loco Castelvenere President) guided us through this casual relaxed wine tasting.

As the wines were poured, I couldn’t help but notice the dark ruby red color. A red so deep, almost hypnotic, that calls out to you to pick up the glass and slowly bring it to your nose….so I did.

Here I was met with a pleasing array of aromas…fruits, spices, chinotto (a soft drink similar to Coke). This sweet smell, in four out of five of the glasses was pleasurable, welcoming. But maybe a little misleading…it was time to taste.

Barbera del Sannio is not sweet as the aromas may lead you to believe. The wines we tried were dry, balanced, with almost no trace of tannins. It was easy to drink, easy to enjoy.

Discussions led to how you can pair this wine. I listened and agreed how this would be perfect with a lasagna, pasta e fagioli, or eggplant parmagian. Dishes that call for a red but do not desire the aglianicos, Taurasis, or falernos of Campania that may be too intense. Fish would take pleasure in this wine as well. Soft tannins would embrace and not overpower.

This tasting held in the cloister of piazza municipio was interesting and informative. A tasting that showed me to another side of Campania. A tasting that left me with a curiosity to learn more about this grape’s origins, this wine’s vinification process, and walk through the vineyards…

A tasting that introduced me to Barbera del Sannio.

Nice to meet you.

And I look forward to seeing you again sometime.