Di Mimmo Gagliardi

Sono quasi cinque mesi che mi sto dedicando alla scoperta delle bontà enogastronomiche del nostro paese. Le cose da vedere sono tante, il tempo è poco, ma quando mi è capitata sotto gli occhi la locandina di questa manifestazione non ho esitato un instante ad organizzarmi per poterci essere.

Infatti da oggi inizia Cio’ Bì, un evento che coniuga la conoscenza della storia del cioccolato (Cio’) e della birra (Bì) con la degustazione di Cio’ e Bì prodotti da case artigianali campane.

Entro in Villa Floridiana al Vomero verso le 13 e faccio il biglietto per la mostra e le degustazioni.

Mi annunciano che il Museo delle Ceramiche è chiuso ma la Mostra è aperta. Forse assumo un’espressione troppo interrogativa, tanto che l’impiegato sente il dovere di rispiegarmelo. La cosa che non capisco è perchè, visto che la Mostra si svolge dentro il Museo, le altre sale debbano restare chiuse se il dentro l’edificio ci devo per forza entrare?

Tanto più che il biglietto, sebbene non costoso, comprende anche l’ingresso al Museo di cui però non potremo usufruire. Poco male, torneremo in orari più consoni. Mi scuso con l’impiegato per la mia poca recettività e mi dirigo verso il palazzetto sede del Museo Duca di Martina.

Sono con le mie bambine, che mi chiedono di fare un giro del giardino e di giocare sull’erba. Le lascio ben volentieri sedere sul prato, come gran parte delle persone che si godono la temperatura ancora mite.

La pioggia interrompe i nostri giochi sul’erba e ci ripariamo sotto uno dei gazebo che ospitano gli stands di degustazione.

Incontro i miei amici dell’AIS Napoli che hanno uno stand promozionale. La foto ricordo è d’obbligo per un aspirante sommelier come me. Luca Bolondi mi indica un percorso di degustazione delle birre per potermi consentire di godere pienamente dell’evento, che io però non svelerò.

Mi avvicino agli stands dei microbirrifici campani, chiedo informazioni e mi faccio illustrare le caratteristiche delle varie birre prodotte.

Qualcuno ha anche in mostra ed in libera “annusata” i vari ingredienti: malto, frumento, luppolo cereali e spezie con i quali si fabbrica la birra. E’ interessante scoprirne l’odore originale per fissarlo nella memoria e poi cercare di ritrovarlo nella birra quando la si degusta. Molto intrigante è anche la possibilità di poter visitare alcuni microbirrifici, previa prenotazione telefonica. Sarà una cosa che farò sicuramente. (Coming soon con l’Ais Napoli, NdR)

Nel gazebo a destra dell’ingresso della Mostra ci sono:

birra Medatus (via Taborni n. 26 Vitulano-BN)

birra dei Faraglioni di Capri prodotta da Mirko Brunetti del ristorante Agorà (piazza Caprile n.1 Anacapri-NA).

birrificio di Sorrento che non ha una vera e propria sede, ma è possibile trovare i loro prodotti in vari locali indicati qui: http://birrificiosorrento.blogspot.com/

birrificio Il Chiostro (Via L. Ariosto n.25 Nocera Inferiore-SA)

La Birra Artigianale (Saint John’s Bier località Selva Faicchio-BN)

Nell’altro gazebo trovo:

birra AEFFE (Via Riccardo Ciancio n.60 Castel San Giorgio-SA)

birra Maneba (Via Palma n.181 Striano-NA)

birra Maltovivo (Via San Sebastiano n.37 Capriglia Irpina-AV)

birra Karma (C.so Umberto I n.291 Alvignano-CE)

Apprendo che ulteriori informazioni sui microbirrifici possono essere reperite qui: http://www.microbirrifici.org/Campania_birrifici_regione.aspx

Poi c’è lo stand del Belgian Beer Ambassador Italia, dove grazie ai miei amici del pub Babette degusto una splendida birra monastica Orval, ma ci tengo a precisare che è solo a scopo scientifico…

Alla fine del percorso c’è lo stand dell’enoteca Babette di Fuorigrotta (via R. Caravaglios n.21), dove è possibile acquistare i prodotti degustati.

Tutte le birre artigianali campane presenti possono essere degustate sia al pub Babette di Ugo Torre, situato vicino all’omonima store, quindi in abbinamento a piatti classici da pub o dalle nuove proposte di Ugo, sia presso la Nuova PizzAria La Notizia di Enzo Coccia accompagnando un bella pizza napoletana.

Lascio a malincuore gli stands e insieme ad altri amici che ho trovato durante il percorso, entriamo alla Mostra.

Nell’atrio ci accoglie un tappeto con l’immagine del mappamondo e l’indicazione delle zone di produzione di birra e cioccolato. Ai lati ci sono due tabelloni con delle colonne in plexiglass, a sinistra il cioccolato e a destra la birra, che illustrano le tecniche di preparazione e di produzione. Nelle colonnine di plexiglass ci sono, ovviamente, le materie prime di produzione e l’effetto è molto carino.

Oggi è la giornata della birra e quindi visitiamo la parte Bì della Mostra.

Nelle varie sale sono stati messi in mostra diversi boccali di diverse dimensione, fattura e materiale, in un viaggio di trecento anni. Ce ne sono alcuni di rara bellezza, come uno in avorio e argento tutto intarsiato.

Nell’ultima sala è in corso la proiezione di diapositive commentate dalla brava Maia Confalone della Direzione del Museo, sulle forme e dimensioni dei boccali di birra dal ‘500 all’ ‘800.

Esco dalla mostra e visto che non piove più le bimbe riprendono a giocare sul prato creando un pupazzo con i rami e le foglie secche. Mi portano a vederlo e mi si scalda il cuore perchè il mio duro lavoro di disintossicazione da Nintendo comincia a dare i suoi frutti!

Purtroppo non posso prendere parte all’incontro degustazione delle 16:30 perchè troppo lungo e non aperto, ovviamente ai bimbi, ma scendo comunque alla sala inferiore della Villa, dove c’è la bouvette.

Già scendendo le scale l’odore di pizza fritta mi invade le narici e, sapendo chi c’è dietro tutto questo, sorrido e pregusto all’idea di cercare di approfittare…

All’esterno della sala dove si sta svolgendo la degustazione, trovo Enzo Coccia della PizzAria La Notizia che stende la pasta, stempera la ricotta, mette i cogoli e il pepe, chiude il ripienino e poi lo mette in padella dove Ugo Torre di Babette si occupa della perfetta cottura. I risultato di questa joint-venture è mondiale, vi assicuro! Enzo ci vede, ha pietà di noi, specialmente delle bimbe e ci concede eccezionalmente un assaggio di queste bontà.

All’interno della sala gli amici dell’AIS Napoli, Massimo Florio, Fabrizio Erbaggio e Luca Bolondi si danno da fare per soddisfare l’esigente Belgian Beer Ambassador.

Rimaniamo a chiacchierare allegramente con tutti per un po’ e poi, giusto il tempo per una visita alle tartarughe del laghetto e per uno sguardo al meraviglioso panorama su via Caracciolo e la villa comunale che si è fatta ora di andare.

Ma ovviamente saremo di nuovo qui il 4 novembre per continuare il nostro viaggio in Cio’ Bì con il cioccolato.