Di Karen Phillips

Un altro stop … Un altro vigneto Antonio Dente, mi dice. L’ultimo di tre vigneti in un viaggio di vineyard hopping che era partito in mattinata con Pompei, per proseguire a Montemarano nel primo pomeriggio, e adesso …? Ora… a Santo Stefano per la vendemmia del Fiano di Avellino. Uve Fiano destinate a diventare Mastroberardino Radici Fiano di Avellino DOCG.

Il tramonto a Santo Stefano è spettacolare. Sono saltata  fuori dal SUV di Antonio e ho camminato in silenzio attraverso i filari di vite. Una fresca brezza,  un ronzio del trattore, e il fruscio delle foglie sono stati la mia compagnia.

Belle uve dorate … uve Fiano, che potrebbero rimanere fuori e giocare più a lungo rispetto alle loro cugine di Lapio a causa della posizione di questo vigneto. Ben 550 metri sul livello del mare … a sud – ovest esposizione al sole … terreno sabbioso, ricco di minerali …

Potrei immaginare questo Fiano in un bicchiere un anno da oggi. Mi colpisce il suo colore giallo paglierino. Gli odori ed i profumi freschi come la pesca e fiori appena colti.

Mi guardai attorno alla ricerca di Antonio, la mia guida. Era impegnato con il capo. Antonio Mastroberardino. Il Dottore Antonio Mastroberardino nei vigneti per la sua  64° vendemmia.

Non credo che Vineyard Hopping possa essere meglio di tutto questo …

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