Di Karen Phillips

Cerco sempre di prendere tutti vantaggi di opportunità come questa. Un enoteca, un venerdì sera, una degustazione di vino. Un paio di settimane fa è stata di certo una buona occasione per apprezzare la Campania e le sue diversità nel bicchiere con l’enologo Carmine Valentino in un serrato face to face all’EnoPanetteria di Stefano Pagliuca. Quella sera siamo stati accompagnati in un percorso di degustazione, una sorta di vineyard hopping, ma nel comfort dell’ Enoteca di Stefano.

1 ° fermata:
Carmine ci ha portato sul Vesuvio, dove abbiamo incontrato Giuseppe Sorrentino dell’Azienda Vinicola Sorrentino. Vigneti con vista in prima fila del vulcano, suoli ricchi di potassio. Vigneti che producono due dei vini che sono in degustazione. Un bianco: il Natì IGT 2009, Coda di Volpe o Caprettone. Un elegante bianco, con affascinanti aromi di frutta. Un’acidità incredibile. Fresco, sapido. Poi ha presentato un Aglianico; Don Paolo IGT 2008. Un aglianico giovane, non come i suoi cugini tannici made in Irpinia. Dolce aroma di spezie, frutta rossa matura …un bel abito cromatico per un aglianico giovane e bello.

Prossima fermata:
Siamo passati alla regione di Amalfi, in quel di Tramonti, per essere esatti.Qui abbiamo incontrato Gaetano Bove della Tenuta San Francesco. Gaetano era qui a parlare della sua Per Eva 2009, un elegante bianco realizzato con blend di vitigni storici della sua regione; Pepella, Falanghina, e Ginestra . Un bicchiere di vino vivace e brillante. Un vino che con orgoglio ha espresso intense  fragranze di frutti esotici, fiori freschi ed  una  grintosa e succosa acidità. Poi è stato il turno del suo rosso fatto con uve Tintore 100%:  E’ISS 2008. Ruotando i nostri bicchieri abbiamo osservato lel acrime lentamente scivolare lungo il vetro. Un colore rubino scuro. Un ottimo assaggio del vino che sarà presentata ufficialmente al prossimo Vinitaly ad aprile.

Terza tappa:
Irpinia. Castelfranci, con Mario Gregorio da Colli di Castelfranci, a 600 metri sul livello del mare, a raccontare del suo Fiano di Avellino 2009. Uve che hanno pazientemente atteso una vendemmia tardiva per essere raccolte. Che hanno avuto il tempo giusto per concetrare profumi e crescere in intensità e complessità. In modo che potessero darci un colore di estrema vivacità nel bicchiere. Poi un rosso, un 2006 DOCG Taurasi. Un bicchiere di vino che promette  longevità che è stato assai piacevole e elegante.

In seguito, abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare dei vini con la pizza, la pasta, e ancora altro vino . Più il dolce … con una ottimo scelta di passiti.

La possibilità di chattare con i produttori. Con Carmine Valentino.Un enologo che ha legato la sua immagine a tante zone storiche dellaCampania. Un uomo che è stato votato come Miglior Enologo della Campania  2010 al Galà del vino nello scorso autunno. Un enologo che ha fatto parlare i vini per lui e per il territorio..

Sono contenta di essere stata lì per sentire cosa avevano da dire…

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