Caseificio Ampa 2 di Pimonte, La Verde Fattoria del Monte Comune di Vico Equense e il Caseificio Perrusio di Meta di Sorrento si sono aggiudicati il riconoscimento per il migliore Provolone del Monaco D.O.P. (nella foto, la Giuria che ha decretato i vincitori) Ha preso dunque il via l’annuale appuntamento con il Gran Galà Tour 2010, lo speciale concorso organizzato per i produttori del formaggio tipico del comprensorio Penisola sorrentina-Monti Lattari.  Anche quest’anno il trofeo in bronzo scolpito dall’artista Antonio Gargiulo sarà assegnato al miglior produttore del  provolone stagionato tra i 12 e i 16 mesi, mentre altri riconoscimenti andranno ai migliori tra le altre due categorie: stagionato tra i 6 e gli 8 mesi, e stagionato tra gli 8 e i 12 mesi.  Il concorso, organizzato con la collaborazione dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi) è riservato esclusivamente ai 15 caseifici iscritti alla dop, il cui territorio comprende tredici comuni.  Prima della premiazione, al castello Giusso di Vico Equense, ha avuto luogo il convegno dal tema “Il provolone del monaco dop: una grande risorsa per il nostro territorio” come affermato dal professor Vincenzo Peretti, tra i relatori: “Il mercato internazionale ci acclama e ci aspetta – ha affermato il direttore del Consorzio Tutela Provolone del Monaco Dop – ma non è nostra intenzione esportare perché preferiamo sacrificare la quantità alla qualità. Con il Gran Galà si rinnova innanzitutto una nostra peculiarità, ovvero, l’auto-valutarci  per rispetto nei confronti dei consumatori“.  Al tavolo con il professor Peretti (anche docente alla Facoltà di Veterinaria di Napoli) erano seduti anche l’Assessore all’agricoltura di Vico Equense, Matteo De Simone assieme a Maria Sarnataro, vice presidente Onaf; Vincenzo Stabile, comandante CFS provincia di Napoli; Prisco Lucio Sorbo, direttore Coldiretti Campania e Giosué De Simone, presidente del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop il quale ha spiegato: ” Il Gran Galà è soprattutto un momento per tracciare un bilancio sul sempre più autorevole ruolo del nostro prodotto“.  In platea tra coltivatori, assessori ed altri rappresentanti del mondo produttivo caseario c’era anche Rosario Lopa, in rappresentanza del Ministero alle Politiche Agricole e Forestali che ha affermato: “La realtà della dop provolone del monaco rappresenta la sintesi del ragionamento che vede la valorizzazione della biodiversità perché in un territorio come quello dei monti lattari in provincia di napoli può rappresentare un valore aggiunto per l’economia sociale del territorio“.

La manifestazione prosegue il 2 dicembre al Circolo Nautico di Castellammare per continuare il giorno successivo a Pimonte, dove all’hotel Montuori si discuterà dell’incontro tra il tipico formaggio ed il locale paniere.  Altre tappe sono previste a Massa Lubrense il 6 dicembre, Sorrento il 16 e ad Agerola il 17. Qui si discuterà del futuro della zootecnia e sarà assegnato il premio dedicato ad Andrea Buonocore, mentre a Sorrento, in collaborazione con l’Associazione studi storici sorrentini, sarà assegnato il premio Antonio Caccaviello.

Foto di Emilia Milly Lombardi

Fonte: Kappaelle.net