vini all'EnopanetteriaDi Roberta Porciello Si dice che “il mattino ha l’oro in bocca”…ma la domenica mattina all’Enopanetteria …ancor di più!. Tra relax e sonnolenza, in un clima conviviale esperti, appassionati, studiosi e curiosi del mondo del vino si ritrovano a Melito ma naturalmente da Stefano Pagliuca. Immersi tra bottiglie di bianco, rosso, rosè, spumanti e champagne vari, degustano, chiacchierano e parlano di vino. Ieri mattina finalmente anche io sono riuscita ad unirmi al gruppo…dopo settimane che sentivo parlare di queste alcoliche mattinate domenicali. Come sempre Stefano una garanzia, un ottimo padrone di casa, e noi intorno al bancone pronti a scambiarci idee, a chiacchiere ma specialmente con la papille gustative in attesa. Ed è stato subito tris: Merlanico, Ribolla Gialla, Kaiton. Un inzio meno tannico di un aglianico ma più caratterizzante di un merlot…una prova, un gioco, una sfida, il nord che si allea con il sud, il merlot di Barone Pizzini che incontra l’aglianico di De Conciliis…parliamo del Merlanico 2000 dal colore pieno di un rubino tendente al granato, al naso note di amarene sotto spirito, una leggera tostatura e sentori di frutti di bosco; in bocca è morbido, fresco ed equilibrato, con tannini eleganti, complessi e intensi al palato, lungo e piacevole nel finale. La domanda sorge spontanea…eEnopanetteria dopo??? Passiamo in provincia di Gorizia e si degusta Ribolla Gialla di Radikon, una filosofia, una storia, la certezza di un vino naturale nel massimo rispetto dell’ambiente. Una Ribolla Gialla dal colore giallo dorato intenso e carico, al naso è una continua scoperta: dall’iniziale  “chimico” con venature eteree fino ad un intenso sentore floreale, di frutti tropicali e di spezie, un naso in continua evoluzione; al gusto tutta la complessità dell’olfatto si ripropone con un sorso deciso, molto sapido e minerale e  una sfumata ma percettibile tannicità. E per finire…perché purtroppo dobbiamo finire, c’è il ragù che “pippea” sul fuoco; ma chiudiamo in bellezza con il “Kaiton” – Kuenhof premiato nel 2012 con i tre bicchieri dal Gambero Rosso è entusiasmante e coinvolgente. Una particolarità ormai non più così inusuale il tappo stelvin, una scelta voluta da Peter Pigler, una leggenda del mondo del vino per il livello dei suoi vini caratterizzati dal rigore delle scelte e dalla pulizia delle esecuzioni. Kaiton ha il colore ceroso di un paglierino scarico con limpidi riflessi verdi; al naso è ricco e austero, aggredisce con spinte sensazioni sulfuree e minerali assieme a più gentili nuances di frutta a pasta bianca; la bocca è ricca e corposa, con uno spessore importante e una lieve nota agrumata, la discesa è lunga e persistente. Un sorso che ti rimane impresso. Ed ora non ci rimane che attendere la prossima settimana…che ci farà bere Stefano???