di Adele Munaretto

Finalmente!

Si, finalmente, questo libro è arrivato. Se ne sentiva il bisogno.

Sono lontani i tempi quando in pizzeria c’erano al massino una dozzina di pizze in carta e in maggioranza si ordinava Margherita o Marinara. Oggi i maestri pizzaioli propongono una corposa scelta, senza considerare le speciali, con topping sempre più raffinati e gustosi. Tutto questo è molto lontano dal semplice abbinamento Gragnano e Margherita.

Da qui, un grazie infinito a Antonella Amodio che nel suo libro Calici & Spicchi, edito da Malvarosa e con prefazione di Luciano Pignataro, critico enogastronomico del Mattino di Napoli e del Luciano Pignataro Wine Blog, ha unito le sue passioni di giornalista e sommelier per spiegare in modo chiaro e per tutti come abbinare la pizza odierna al vino e in particolare ai vini Campani.

Il libro inizia con lo spiegare i principi del corretto abbinamento cibo – vino per poi proseguire con 101 schede di esempio dove vengono descritti gli ingredienti e  il metodo di cottura di varie pizze e la scheda descrittiva del vino abbinato così che il lettore possa sperimentare proprio l’abbinamento suggerito. Cosa che abbiamo fatto con la Seconda tappa del tour letterario on the road per il libro Calici & Spicchi presso la pizzeria Fonderì Pizza Glamour di via Caravaggio a Napoli.

La serata del 10 aprile, a cura del direttore responsabile della Buona Tavola Magazine Renato Rocco, ha visto le pizze di Carmine Pellone, maestro lievitista e pizzaiolo del locale, abbinate a diverse tipologie di vino. Ospite dell’evento la produttrice di vini Antonella Porto della cantina La Fortezza, azienda di Torrecuso situata nel beneventano, ai piedi del Monte Taburno. La sua Falanghina DOC è stata abbinata, così come nel libro, alla prima pizza di Pellone La Mia Marinara , servita ai commensali dopo l’aperitivo iniziale. I vini della cena sulle altre portate, sono stati selezionati, scelti e serviti al calice dalla sommelier dell’AIS Napoli Valeria Avara.

Starter con una frittatina di pasta impanata alla Gricia, con crema di pecorino e guanciale, un entrée sormontato da una tartare di gamberi. L’antipasto è stato accompagnato da un Soave classico di Pieropan del 2023, 85% Garganica e 15% Trebbiano di Soave.

La prima pizza, presente tra l’altro nella guida di Antonella, è La Mia Marinara di Carmine Pellone: pomodorini datterini gialli e rossi, origano di montagna, maionese di alici, aringa affumicata, olio EVO. Un classico rivisitato e accompagnato da una Falanghina del Taburno DOC della cantina La Fortezza, come suggerito nel volume.

La seconda pietanza è una pizza in pala, la Pomodoro Bruciato: pomodoro bruciato, bufala fresca, riduzione di basilico e pomodori secchi. Accompagnata stavolta da un Piedirosso dei Campi Flegrei del 2023 dell’azienda Settevulcani di Salvatore Martusciello.

La terza portata è la Giallo al salame: salame di cinghialevellutata di datterini gialliprovola affumicata, pepe cuvée, basilico e olio EVO. Ad accompagnarla un bianco del Veneto, il Teroldegovino delle Dolomiti, cantine Toradori, annata 2022.

Al mini bun ai multicereali Mortadella rivisitata, con mortadella Favola, zeste di lime, fonduta di provola affumicata, pesto di pistacchio di Bronte e polvere di cioccolato fondente, è stato abbinato lo spumante Levis della cantina veneta Bellenda, 100% vitigno Glera.

Il cornetto di pasta sfoglia con ricotta di cestino e scaglie di cioccolato fondente per dessert è stato la chiusura perfetta di un percorso degustativo di sapori in festa, accompagnato da un passito El Aziz della cantina Fina Terre Siciliane, da uve Grillo.

Fonderì Pizza Glamur

Di Carmine Pellone

Via Michele da Caravaggio 52/A

Napoli