In un fine maggio di nuvole scure la falanghina si appresta alla fioritura, le lampadine sospese sul sentiero sono accese ad accogliere la sera, Vincenzo ci scorta tra i filari a doppio guyot, narrando una storia, la sua, quella di un ritorno alle origini. Lo seguiamo, flûte in mano, con le bollicine di Brezza Flegrea, la Falanghina Brut di Cantina del Mare.
La terra non è il suo primo amore ma il frutto di una intuizione esplosa guidando di ritorno da un viaggio in Veneto, davanti all’immagine di un contadino a lavoro in vigna.
Allora il suo progetto è nato ed ha preso la forma del vigneto, circa 10.000 mq impiantato a Falanghina e Piedirosso (a piede franco grazie alla natura vulcanica del suolo), dell’agrumeto, i limoni sono in bella mostra nelle cassettine brandizzate sul prato e dell’orto con il “percorso degli odori”, l’aiuola di erbe aromatiche, in prima fila.
Mai nell’arco di trent’anni le sue piante hanno subito trattamenti di alcun tipo e di questa scelta ne fa un vanto. Le uve vengono conferite alla cantina La Sibilla che produce con l’etichetta Ai Bagni di Bacco Falanghina Campi Flegrei DOC e Piedirosso Campi Flegrei Doc.
Attualmente assieme alla cantina è in corso una attività di recupero di qualità autoctone scomparse, con l’auspicio di poterle reimpiantare ma questo non è l’unico progetto di riqualificazione in agenda. Vincenzo Guardascione è socio fondatore della Associazione del Mandarino dei Campi Flegrei che si è prefissa di rivalutare il mandarino di Bacoli, già in verità adottato da una nota insegna per i propri panettoni e gelati.
Lungo il vialetto raggiungiamo il corner sulla piscina vista lago, aperta al pubblico dal 2 giugno, a bordo della quale lo chef si accinge a servire i Crudi di Bacco, il suo aperitivo a base di crudo di mare.
Mare, terra, lago si fondono in perfetta sintesi in questo angolo di quiete e la soluzione delle pareti a vetri per la sala consegna agli ospiti l’esperienza del luogo in ogni momento della serata.
Nata come piscina solarium e Day Spa specializzata in vinoterapia, (trattamenti a base di olio di vinaccioli e sale di Piedirosso per farsi un’idea) da qualche settimana la Tenuta di Bacco ha inaugurato il ristorante con cucina a “centimetro 0”, affidata allo chef Roberto Mazzocchi, reduce dalle esperienze presso CrudoRe a Napoli e La locanda del Testardo a Bacoli e improntata al connubio mare-terra.
Il networking con le realtà turistiche locali in grado di garantire una esperienza immersiva nel territorio, tra l’altro ricco di siti archeologici, la vocazione alla genuinità e uno chef di talento sono gli ingredienti di una ricetta dalla quale farsi tentare. La prossima volta con il sole!
Foto di Gabriella Imparato
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