Di Maria Grazia Narciso

Ci sono aziende che dialogano con il proprio territorio in maniera autentica e un legame così forte torna sempre, soprattutto nei momenti importanti, aggiungendo inestimabile valore alle performance aziendali.

E’ ciò a cui ho assistito il 7 luglio a.c. quando l’ Antica Distilleria Petrone, nata nel 1858 e ora capitanata da Andrea, quinta generazione della famiglia Petrone, ha dato vita ad un evento senza precedenti e cioè il posizionamento di 360 bottiglie di uno dei prodotti di punta, l’Elisir Falernum, nei fondali marini di Sinuessa, antica colonia romana del Latium adiectum sul confine con la Campania antica, fondata nel 296 a.C. e sprofondata in mare intorno al IX secolo d.C.

L’Elixir Falernum, a base di frutti di bosco e brandy invecchiato 3 anni, trae il nome dal vino più celebrato dell’antichità prodotto nell’ Ager Falernus, (corrispondente al territorio casertano dei comuni di MondragoneFalciano del MassicoCarinolaSessa Aurunca e Cellole dove oggi si produce il Falerno del Massico DOC) e distribuito attraverso il porto di Sinuessa in tutto l’Impero Romano.

Lo scopo della iniziativa è quello di studiare, primi al mondo nel settore dei liquori e distillati, gli effetti dell’immersione marina sull’affinamento. Gli esiti dell’esperimento saranno valutati tra 5 mesi, quando la cassa sarà riportata in superficie per le valutazioni scientifiche a cura dell’Associazione Arma Aeronautica- Sezione di Caserta.  Con i loro delegati infatti ho il piacere di condividere la traversata.

Il D-Day ha avuto inizio in mare con la suggestiva immersione della cassa di bottiglie a circa 10 metri di profondità. L’operazione ha avuto luogo su un pontone al largo del litorale domitio, seguita dalla Guardia Costiera e dai giornalisti a bordo dei natanti ingaggiati per l’occasione. La celebrazione è poi proseguita nella sede della distilleria appena ristrutturata dove ha visto il coinvolgimento di tutto il mondo che gravita attorno all’azienda: associazioni, fornitori, clienti, partners, amici e colleghi in una atmosfera di festa e condivisione che solo i grandi imprenditori sanno creare.

Quello dell’affinamento subacqueo è un percorso già intrapreso nel mondo del vino dando vita ai cosiddetti vini sommersi o underwater wines. Si tratta di un metodo di cantinamento sott’acqua lanciato da Raul Perez, enologo spagnolo di fama internazionale, che nel 2003 ha sperimentato l’invecchiamento in mare di botti di Albariño. Sembra che attualmente le cantine subacquee siano 31 nel mondo perché non esiste un censimento ufficiale, nonostante a dicembre del 2019 si sia tenuto a Bilbao il primo Underwater Wine Congress internazionale.

Questa pratica ha incuriosito Andrea Petrone, General Manager della Antica Distilleria Petrone, che ha deciso di verificarne gli effetti sui liquori perché – come dichiara  “il particolare microclima che si viene a generare sui fondali marini sembra creare condizioni ottimali per la maturazione dei liquori grazie a diversi fattori: temperatura costante, assenza totale di luce e di ossigeno, movimento delle correnti e delle onde che cullano le bottiglie e completo riparo dalle fasi lunari”.

Per chi volesse aggiudicarsi una o più delle 360 bottiglie di liquore “sottomarino” dovrà partecipare all’asta aperta su eBay fino al 7 dicembre il cui ricavato sarà destinato alla realizzazione di attività sociali sul territorio. Che vi dicevo?

E ancora partnership, amicizia e solidarietà si respira sui terrazzi della sede dove il percorso di degustazione di eccellenze agroalimentari realizzate da artigiani del gusto con i prodotti dell’azienda è stato introdotto dalla Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi di Caserta e dalla esposizione della Lamborghini Huracán della Polizia di Stato che ha fatto sognare grandi e piccini.

Il termometro impazzito per il caldo torrido ha messo a dura prova cibi e esseri umani ma la professionalità e la tenacia di tutti gli operatori ha reso piacevole l’esperienza. Che dire del mio amico e collega, Antonio De Lucia, sommelier AIS, che ha dovuto gestire divisa, mascherina e temperatura dei vini a 37°? Tutta la mia solidarietà e un applauso.

E’ Laura Gambacorta, Ufficio Stampa dell’azienda, a dare a tutti appuntamento a fine novembre per il recupero dell’elisir sommerso. E mentre la Lamborghini va via non proprio inosservata e soprattutto inascoltata io trovo refrigerio nel “Petrone Frozen Cocktail” a base di ruconcello e limoncello con sorbetto al Falernum del Caffè e gelateria artigianale Cibelli, servito in “Bufala” il bicchiere da degustazione disegnato da Fabrizio Giugiaro per l’Antica Distilleria Petrone.

Tutto si tiene.

Foto di Maria Grazia Narciso

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