Kbirr promuove il territorio con l’arte digitale del NFT

Kbirr, il birrificio fondato dal General manager Fabio Ditto sempre attento a promuovere il territorio campano attraverso l’arte, sposa una nuova frontiera digitale  gli NFT con un progetto artistico di Luigi Gallo.

NFT-  token non fungibile-sono una nuova frontiera. Sono opere uniche e non modificabili, e , in quanto registrate in Blockchain dalla proprietà univoca e certificata. Gli NFT sono stati una vera e propria rivoluzione per quanto concerne il campo del diritto d’autore in particolare nel settore della crypto art.

 Per Kbirr Luigi Gallo ha interpretato 4 etichette del birrificio realizzando opere coloratissime, sgargianti e legate alla cultura napoletana , cifra stilistica della casa.

La prima opera e’ legata alla birra Paliata imperial Stout, dal dialetto napoletano, richiama il conferire a qualcuno un gran numero di batoste, il percuoterlo con forza e a lungo. Da qui, in etichetta è raffigurato un mastino napoletano – detto ‘o cane ‘e presa – capace di aggredire e non mollare la presa a danno del malcapitato di turno. La Paliata, ha una notevole bevibilità, ma con la sua elevata gradazione alcolica di 10° % vol., regala piacevoli bastonate al bevitore.

Nell’opera Luigi Gallo immagina un brindisi le bottiglie di birra che toccandosi fanno fuoriuscire la birra che prende  la sembianza di  due pugili  in assetto da combattimento , una Paliata che picchia con forza. Un inno anche all’amicizia e alla condivisione.