L’assegno è stato consegnato da Rino Allaria, responsabile Corporate BNL Direzione Territoriale Sud, e Edoardo Trotta, patron di Palazzo Petrucci, ad Alessandro Betti, direttore Raccolta fondi di Fondazione Telethon

Napoli. Notte di Stelle a Palazzo Petrucci è stato un grandissimo successo. Rino Allaria, responsabile Corporate BNL Direzione Territoriale Sud, e Edoardo Trotta, patron di Palazzo Petrucci, hanno consegnato un assegno di 50 mila € ad Alessandro Betti, direttore Raccolta fondi di Fondazione Telethon.

“Questo assegno è un contributo concreto alla Fondazione e al lavoro dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli e ai suoi ricercatori”, ha sottolineato Rino Allaria. “La bontà dell’iniziativa di Notte di Stelle ci fa auspicare nuovi appuntamenti a tema gastronomico con Palazzo Petrucci per il 2023”.

BNL da oltre 30 anni è al fianco di Telethon e, attraverso migliaia di eventi organizzati nel tempo in tutta Italia, ha raccolto più di 320 milioni di euro che hanno contribuito a far procedere la ricerca scientifica: dal 1990 sono 2.804 i progetti di ricerca finanziati da Fondazione Telethon, con 1.676 ricercatori coinvolti e 589 malattie genetiche studiate. Oggi sono 2 le terapie geniche approvate, con 134 pazienti trattati con tali terapie da 42 Paesi di provenienza. Tutto ciò è il frutto del lavoro di ricercatori, spesso giovani, che sono il vanto della scienza e un patrimonio per l’Italia. Molti operano all’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli

“La ricerca è un impegno che parla al plurale”. Questa è la sintesi del modo in cui come Banca e Gruppo viviamo Telethon e l’evento Notte di Stelle è proprio la dimostrazione di come la pluralità sia un valore quando si sta insieme per un obiettivo comune”, ricorda Barbara Martini, Direttrice Territoriale Sud di BNL BNP Paribas

Soddisfazione espressa anche da Alessandro Betti che ha rimarcato la crescita dei valori di donazione nati dalla collaborazione tra Fondazione Telethon e BNL. “Un supporto importante, con questa donazione di 50 mila euro, per il quale ringraziamo tutti i partecipanti a questa splendida serata”.

Notte di Stelle ha permesso a Palazzo Petrucci di esprimere tutta la generosità di cui siamo capaci e che è alla base della nostra filosofia di ospitalità sia al ristorante che in eventi di beneficenza come questo. Una serata che esprime al meglio la doppia bontà della gastronomia e della solidarietà sociale”, ha spiegato Edoardo Trotta.

Protagonisti, i generosi ospiti e gli chef e gli artigiani del gusto che hanno animato la serata con le loro proposte gastronomiche. Distribuiti sui tre piani del palazzo gastronomico di Posillipo, hanno realizzato piatti e preparazioni che hanno incantato il pubblico.

Al piano del Malandrino e di Cucina Lievitata, Renato Bosco di Saporè Verona ha preparato il suo famoso doppio crunch, impasto super leggero che ha combinato il Fiordilatte di Napoli con la fonduta di Monte Veronese e il radicchio rosso di Verona. Michele Leo ha sfornato la pizza Margherita e una sequenza di finger food di Cucina Lievitata in cui hanno spiccato il biscotto alla maremma con salsiccia e friarielli e il soffiato di tortano. Latteria Sorrentina ha colpito con il suo coppo di fiordilatte e provola alla julienne con pepe e limone. Sul fronte cocktail, Mercanti di Spirits ha proposto 5 drink originali e apprezzatissimi dal pubblico. Che ha brindato al risultato delle donazioni con le bollicine Alta Langa Millesimato 2018 di Banfi.

Al piano del Tavolo Imperiale degli eventi, Pino Cuttaia del ristorante due stelle Michelin La Madia di Licata ha preparato un suo piatto cult: Trasparenza di calamaro in salsa di acciuga. Una ricetta di grande equilibrio e di forte impatto visivo che ha celebrato il connubio tra il mare di Sicilia e quello del Golfo di Napoli. Dal mare al cuore verde dell’Umbria con Oliver Glowig di Locanda Petreja a Todi. Da lui, gli ospiti di Notte di stelle hanno assaggiato il suo piatto più famoso, le eliche cacio e pepe con ricci di mare. E il maialino umbro declinato nel piatto fine dining Porco cinturello orvietano con salsa ai grani di senape e purea di patate al porro e caviale.

Al piano del ristorante sulla spiaggia, Lele Usai, chef del ristorante stella Michelin Il Tino di Fiumicino, ha aperto gli assaggi alla sua postazione con l’Arancino di triglia alla cacciatora. Interpretazione marinara del classico supplì romano che ha spiegato la cifra stilistica dell’altro locale di Lele Usai, il QuarantunoDodici premiato quest’anno dalla Guida Michelin con il Big Gourmand che segnala i ristoranti dall’ottimo rapporto qualità prezzo. E poi i delicatissimi Cappelletti con parmigiano stagionato 60 mesi in brodo di murena ed alghe. Lino Scarallo, chef del ristorante stella Michelin Palazzo Petrucci, ha riproposto in nuova veste i classici della cucina partenopea con un folgorante panuozzo alla genovese e un convincente risotto mantecato al caciocavallo con soffritto napoletano. Piatto ora nella carta del ristorante. E piatti creativi come le tagliatelle di calamaro con “panna”, prosciutto e funghi.

Chiusura affidata a Sergio Dondoli, il gelatiere super star di San Gimignano, che ha portato il suo carretto dei gelati con la Crema di Santa Fina con bacche di vaniglia bourbon del Madagascar, pistilli di zafferano di San Gimignano e pinoli di Pisa e Rosemary Baby al lampone e rosmarino. E ai fratelli Giuseppe e Prisco Pepe dell’omonima pasticceria di Sant’Egidio al Monte Albino con il panettone 2022, declinato nella versione classico, con frutta o cioccolato, il pandoro e i dolci della tradizione campana.