Di Roberta Luppino

Quando l’arte incontra il cibo, nasce sempre qualcosa di incredibile, un mix armonico ed essenziale allo stesso tempo, un’interazione perfetta che può rendere un luogo capace di appagare i sensi e la mente.

My Seacret racchiude in sé tutto questo grazie all’intuizione e alla passione dell’imprenditore Antonio Cuccurullo, da sempre impegnato nella produzione di cornici artigianali di alta qualità e con una grande sensibilità per il mondo dell’arte.

A via Chiatamone, in una delle zone più iconiche della città partenopea, un lembo di terra che sembra disegnare una linea diretta dal mare sino a Capri: è qui che si aprono le segrete porte del ristorante My Seacret; un piccolo gioiello nascosto, proprio là dove si intrecciano le millenarie storie di Napoli.

Un posto intimo, con pochi tavoli, dove ancor prima di soddisfare il palato è l’atmosfera soft a far volare alta l’immaginazione, basta guardarsi semplicemente intorno. Le cornici, protagoniste indiscusse delle pareti, sono delle vere e proprie opere d’arte, quadri ricchi ed espressivi che restituiscono la forza e l’energia degli artisti napoletani. My Seacret è una vera e propria galleria d’arte. Ed è questo quello che, Antonio Cuccurullo ha voluto creare: l’arte nell’arte, il legame sempre più frequente tra cucina e design, tra cultura materiale ed estetica.

Un ristorante sviluppato su due livelli, da visitare più volte per apprezzarne i diversi allestimenti creati dagli artisti contemporanei che periodicamente si avvicendano. Tutti artisti che fanno parte della piattaforma “Le Voci di Dentro”, creata dallo stesso Cuccurullo.

La cucina a vista permette di guardare lo staff all’opera. Lo chef Pasquale Passariello, con la sua brigata under 35, propone un menu con piatti di mare, sofisticati e ricercati, dal grande impatto gustativo: come Peas&Love, una seppia cotta a 50° con il suo nero, accompagnata da piselli in diverse consistenze. Una prelibatezza per il palato, con sensazioni che passano dal caldo al freddo sviluppando un’ escalation di percezioni gustative. Il mare emerge nella sua massima espressione con il primo piatto Back to the pasta, mezze maniche di Gragnano con ragù di gallinella di mare, vongole veraci, aria marina e limone candito. Ingredienti semplici  dal perfetto bilanciamento. Sulla stessa linea “marina” il secondo piatto: 1 maggio, merluzzo nero salato in casa, fave, pecorino e pancetta, conferma le grandi capacità del giovane chef che dimostra di avere già le idee molto chiare con una filosofia di cucina decisamente riconoscibile.

Con l’intermezzo del Bloody Mary da mangiare, si giunge al dolce,  seguendo un percorso degustativo studiato nei minimi dettagli. Fior di fragola è un bisquit al limone, fragoline di bosco al maraschino e pepe sansho, gelato alla fragola, spuma e cialde di latte, che può essere accompagnato in un pairing originale da un delizioso cocktail dal colore rosa.

Protagonista della sala è Christian Moreno, maître de salle, capace di creare abbinamenti che spaziano dai vini ai cocktail internazionali, per i palati più audaci.

Quando nulla è lasciato al caso e ogni spazio è espressione creativa, anche il cibo diventa esso stesso arte.

MySeacret è molto più di un ristorante, è una visita guidata nell’arte, attraverso l’arte, passando per la cucina.

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