Di Maria Grazia Narciso

Il Vomero si arricchisce di una nuovo elegante spazio di incontro concepito per trascorre momenti di relax, condivisione e cultura davanti ad un cocktail, un calice di vino, un analcolico della casa. Apre le porte in Via Morghen 31 FLANAGAN’S ROOMS, emanazione dello storico locale di via Poerio a Chiaia fondato da Stefano Auletta e Giovanni Fenderico. Nel 2020 l’idea di espandere il progetto Flanagan’s e Giovanni de Giovanni si unisce ai soci. Insieme individuano un palazzo dei primi anni del Novecento nel cuore del Vomero a pochi passi dalla Funicolare Centrale: dopo due anni di lavori nasce FLANAGAN’S ROOMS.

Un cocktail bar che si annuncia spazio d’arte e musica, bistrot e cafè. Quattro stanze nelle quali alle proposte di bere miscelato si allinea l’offerta food con golosi assaggi di cucina, crudi, insalate e piatti internazionali.

L’head barman Kerim Nefati, guida la talentuosa squadra di mixologist con i quali ha messo a punto una cocktail list di grandi classici nazionali e internazionali, signature cocktails, spirits premium, preparazioni home made e la imprescindibile linea low alcol. La carta è aggiornata periodicamente sulla scorta di una ricerca sempre attiva.

Te lo devi immaginare così: tavolini da bistrot all’ingresso, divani Chester in pelle e poltroncine rétro, mobili vintage e di recupero, carte da parati, vecchi lampadari di cristallo nel salone all’inglese, con libri,  pavimento di legno a doghe scure e il pianoforte verticale. Lo spazio infatti accoglierà Jam session e live music, mostre d’arte e fotografia.

Una delle sale è a vista sulla strada come un giardino d’inverno, a seguire il fulcro, il baricentro attorno al quale ruota tutto il locale, il cocktail bar con la bottigliera a vista, frutto del restauro di un mobile degli anni Trenta, bancone e sgabelli.

La mostra attualmente esposta dal titolo “Vulcani, la potenza dei vulcani” è curata da Kromia di Donatella Saccani e segna l’inizio di una collaborazione tra la galleria Kromia e il Flanagan’s per dare spazio e voce a giovani e affermati esponenti della fotografia contemporanea italiana e internazionale attraverso esposizioni temporanee.

Insomma, tutto fa pensare che il prossimo sarà un inverno d’ispirazione.

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